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Avellino| Riscaldamenti rotti, gli studenti del liceo “Marone” denunciano il caso

Avellino| Riscaldamenti rotti, gli studenti del liceo “Marone” denunciano il caso

13 Gennaio 2022 | by Redazione Av
Avellino| Riscaldamenti rotti, gli studenti del liceo “Marone” denunciano il caso
Attualità
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Riscaldamenti rotti e umidità in alcune aule. Ecco la lettera degli studenti dell’istituto Publio Virgilio Marone di Avellino (sede centrale) a firma di Lara De Iasi, Saida Touile e Angelica Pacilio.

Dall’11 gennaio 2022 i riscaldamenti nel nostro istituto non funzionano, provocando di conseguenza molti disagi.

Ci avevano riferito che i problemi sarebbero stati risolti in giornata, ma non è stato così, o almeno in parte non lo è stato, dato che ieri mattina all’entrata e per tutta la giornata scolastica i termosifoni di molte classi, e tutti i termosifoni dei corridoi erano spenti. Gli alunni esausti dalla situazione, hanno deciso di chiamare anche le forze dell’ordine, i quali non hanno potuto prendere provvedimenti a loro detta, e ci hanno “rassicurato” dicendo che la situazione si sarebbe risolta al più presto, e che nel frattempo la decisione di partecipare alle lezioni spettava a noi; pensiero condiviso anche dalla nostra preside, Lucia Forino.

Alcuni ragazzi hanno anche richiesto una stufetta in modo da potersi riscaldare un minimo, ma non gli è stata concessa.

Considerando che la salute di noi studenti dovrebbe essere al primo posto sia che per i professori che per la preside, riteniamo che bisogni prendere al più presto provvedimenti, o comunque non costringerci a seguire le lezioni in queste condizioni così pietose. Nella giornata di oggi un’alunna si è sentita anche male per il troppo freddo, e ovviamente i collaboratori scolastici non hanno potuto fare altro che fornirle una bevanda calda. Abbiamo fatto presente questa problematica sia ai docenti che alla preside e ci è stato risposto con fare ironico e di saccenza di munirci di abbigliamento più pensante e coperte.

Noi studenti non abbiamo alcuna figura di riferimento che possa guidarci ad affrontare questa situazione in totale sicurezza, anzi sembra il contrario.

Veramente siamo costretti a dover andare a studiare in queste pietosissime condizioni?

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