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Valle Caudina blindata dopo i fatti di sangue, arrivano altre 20 pattuglie dei carabinieri

Valle Caudina blindata dopo i fatti di sangue, arrivano altre 20 pattuglie dei carabinieri

21 Febbraio 2022 | by Redazione Av
Valle Caudina blindata dopo i fatti di sangue, arrivano altre 20 pattuglie dei carabinieri
Attualità
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Sangue in Valle Caudina. Questa mattina in Prefettura ad Avellino il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, a cui hanno partecipato anche il procuratore della repubblica presso il tribunale Napoli, Giovnni Melillo, la dott.ssa Rosa Volpe, procuratore aggiunto della Dda di Napoli, il procuratore della repubblica presso il tribunale Avellino, Domenico Airoma, il dott. Claudio De Salvo capo centro della Direzione Investigativa Antimafia, oltre al Questore Maurizio Terrazzi, al comandante provinciale dei carabinieri Luigi Bramati e a quello della GdF, Salvatore Minale, insieme al prefetto Paola Spena e al sottosegretario al Ministero dell’Interno Carlo Sibilia. Nel corso dell’incontro è stato stabilito, tra le altre cose, un potenziamento della presenza delle forze dell’ordine sul territorio, con ulteriore 10 pattuglie dei carabinieri e un ritocco anche all’organico del commissariato di polizia di Cervinara. E’ questa la prima risposta delle istituzioni all’agguato in stile camorristico avvenuto davanti al supermercato Pam di San Martino Valle Caudina l’11 febbraio scorso ai danni dell’affiliato del clan Pagnozzi, Fiore Clemente, probabilmente il reggente del sodalizio criminale dopo l’uccisione del boss Orazio De Paola nel settembre del 2020, ferito a colpi di pistola mentre era insieme al nipote Antonio Pacca, e all’omicidio di Nicola Zeppetelli avvenuto sabato scorso nei pressi del suo circolo ricreativo alla frazione Joffredo di Cervinara.

Valle Caudina blindata, dunque, dopo l’assassinio del 40enne freddato da alcuni colpi di pistola. Dopo un giorno di fuga presi i due presunti aggressori: Alessio Maglione, 31 anni, che da testimonianze e immagini della videosorveglianza, sarebbe stato l’esecutore materiale, e Giuseppe Moscatiello, 21enne (nelle foto in basso) che lo accompagnava in questo raid punitivo, tutti e due di Cervinara. Nei giorni scorsi c’era stato un litigio, infatti, e i due erano tornati alla carica per farsi valere ma, sembra che Zeppetelli gli stesse tenendo testa, da qui gli spari che lo hanno ferito mortalmente. I due, in fuga su una Citroen C3, si erano rifugiati ad Arienzo, in provincia di Caserta, in una villa di proprietà del patrigno di Maglione, Michele Rivetti, affiliato al clan Massaro, che sta scontando una condanna a 30 anni per l’omicidio della moglie, madre proprio di Alessio, uccisa per gelosia nel 2011. I due ragazzi sono stati presi dopo 24 ore  dai carabinieri delle stazioni dei comuni caudini irpini e del Comando Provinciale di Avellino in collaborazione con gli stessi colleghi del posto. 

Intanto, smarrimento e fiducia sonoi sentimenti che prevalgono in questo momento nelle comunità di San Martino Valle Caudina e Cervinara dopo i due efferati fatti di sangue succedutisi a distanza di 8 giorni l’uno dall’altro. La pronta reazione delle forze dell’ordine fa ben sperare che la situazione possa tornare sotto controllo di istituzioni e forze di polizia. Ma al prefetto Spena, al sottosegretario Sibilia e ai vertici della magistratura inquirente, i sindaci dei due centri caudini, Pasquale Pisano e Caterina Lengua, hanno chiesto maggiore presenza sul territorio e la costituzione di una rete sinergica attraverso la quale tutti, anche i Comuni, così come è stato fatto per il potenziamento del sistema di videosorveglianza di San Martino fondamentale per individuare i killer, possano fare la propria parte. Mentre il presidente della Provincia di Avellino, Rizieri Buonopane, ha proposto un consiglio provinciale sulla sicurezza da svolgere in Valle Caudina.

 

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