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Carenza medici al “San Pio”, Morgante: “Entro metà settembre il concorso”

Carenza medici al “San Pio”, Morgante: “Entro metà settembre il concorso”

30 Agosto 2022 | by redazione Labtv
Carenza medici al “San Pio”, Morgante: “Entro metà settembre il concorso”
Attualità
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La situazione all’interno dell’ospedale “San Pio” di Benevento, in particolar modo per quanto concerne la carenza del personale medico di anestesia e rianimazione preoccupa i cittadini e istituzioni. Il sindaco di Benevento, Clemente Mastella ha inviato una lettera alla dirigente Morgante per avere delucidazioni e conoscere le azioni che verranno messe in campo per contrastare questa problematica. “La situazione a quanto mi risulta è tale da prospettare una sospensione degli interventi chirurgici programmati onde riuscire a garantire solo quelli che rivestono carattere di urgenza” scrive il primo cittadino che invita la dg a valutare la possibilità di un incontro sulla questione (leggi qui)

Poche ore prima della pubblicazione della lettera, però, la Morgante ha illustrato quali saranno le misure che intende adottare per uscire da questa crisi. Lo ha fatto a margine dell’inaugurazione del Centro Anti Diabate di Airola. “Stiamo procedendo con la stesura del bando di concorso per medici anestesisti che sarà reso pubblico entro metà settembre – fa sapere la dg – intanto abbiamo chiesto ad altre aziende ospedaliere della Regione la disponibilità di sottoscrivere convezioni per prestazione aggiuntive di anestesia e rianimazione per aiutare gli anestesisti che abbiamo oggi in carico. L’obiettivo – aggiunge – è quello di riportare a regime i vari reparti ridotti nei posti letto e riaprire  Chirurgia e Neurologia”.

Da Airola, inoltre, da registrare anche le parole del consigliere Gino Abbate, che non fa troppi giri di parole: ““La situazione – dice Abbate – da emergenziale sta diventando critica soprattutto per la fuga dei professionisti. Indipendentemente dalla situazione politica, questo è un argomento che riguarda tutti. Un atteggiamento dispotico come quello di Ferrante ha creato delle grosse fratture, ma ora è tempo di pensare al bene dell’ospedale e sventare quel tentativo di declassificare l’ospedale San Pio da Dea di II livello a I livello

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