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Avellino| Funzioni e gestione della Dogana, Cipriano: un confronto per evitare un’altra scatola vuota

Avellino| Funzioni e gestione della Dogana, Cipriano: un confronto per evitare un’altra scatola vuota

6 Ottobre 2022 | by Redazione Av
Avellino| Funzioni e gestione della Dogana, Cipriano: un confronto per evitare un’altra scatola vuota
Attualità
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Restauro della Dogana, per il consigliere comunale Luca Cipriano il progetto è da migliorare ma presenta molti lati positivi. “Finalmente – spiega – c’è qualcosa di concreto, un incarico operativo e un progetto da realizzare. I finanziamenti regionali ci sono, bisogna andare avanti spediti e fare presto. Il restauro si deve fare, Avellino deve ritrovare la sua storica Dogana. Il punto a cui siamo oggi arriva all’esito di un lunghissimo e faticoso processo durato anni ed anni, processo a cui in tanti hanno contribuito. Festa raccoglie i frutti di questo percorso che ha visto tanti di noi in prima linea, nelle Istituzioni e non solo. Grazie ad un corale sforzo d‘amore verso la Dogana finalmente oggi si entra nella fase operativa”.

C’è, però, qualcosa che secondo Cipriano non va. “Il progetto presenta almeno 3 grandi problematiche – aggiunge – Andando oltre le solite chiacchiere vuote che si scrivono troppo spesso nei progetti, emerge inequivocabilmente che non c’è una funzione vera per la nuova Dogana. Come vedete dalle immagini si restaura una grande sala vuota e nulla più. Non ci siamo. Il restauro deve essere funzionale al progetto, alle funzioni che la sala dovrà ospitare. Il rischio “scatola vuota” è altissimo. La terrazza calpestabile è solo una bella suggestione e nulla più. Perché una persona dovrebbe andare a camminare sulla terrazza ? Per fare cosa ? Con quale stimolo ? Per rendere la terrazza appetibile e interessante serve anche lì avere una funzione. Un bar ricercato, un ristorante d’eccellenza, uno spazio eventi, un giardino pensile o mille altre cose… che però vanno pensate e progettate adesso. Dopo sarà solo una spianata vuota nel cuore della città”.

E conclude: “Nessun accenno, infine, a chi e come si gestirà la Dogana. Chi pagherà le utenze, le manutenzioni ? Chi la terrà’ aperta e funzionante tutto l’anno? Abbiamo decine di esempi nella nostra città di edifici del Comune restaurati ed abbandonati al proprio destino (Eliseo, Casina, Villa Amendola, Centro congressi del Teatro, Victor Hugo, Centro sociale etc). Stiamo per restaurare l’ennesima scatola vuota. Su questo, e molto altro, sono pronto ad aprire una discussione e offrire un contributo (se sarà accolto) per fare presto e bene”.

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