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Via Appia, “regina quisquiliarum”. La denuncia di Altrabenevento al Ministero della Cultura

Via Appia, “regina quisquiliarum”. La denuncia di Altrabenevento al Ministero della Cultura

2 Settembre 2023 | by Enzo Colarusso
Via Appia, “regina quisquiliarum”. La denuncia di Altrabenevento al Ministero della Cultura
Attualità
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La Via Appia, la “regina viarum” sotto la lente di ingrandimento di Altrabenevento. L’associazione di Gabriele Corona, foto alla mano, mostra lo stato di degrado in cui versa la grande arteria stradale romana che nel prossimo futuro entrerà nel novero Unesco. Ciò che Altrabenevento mostra però che la strada da percorrere è ancora lunga tra immondizia, reperti archeologici abbandonati, scarichi fognari puzzolenti e ponti inaccessibili. Corona censura l’atteggiamento delle istituzioni locali e del Comune in primis che secondo il leader di Altrabenevento “organizza continue iniziative propagandistiche per lo “sviluppo culturale e turistico” della città ma nella realtà i beni da tutelare e valorizzare sono sempre in condizione pietose.”

 

“Il tracciato dell’Appia nel territorio del comune di Benevento si caratterizza per l’assoluto degrado, cumuli di rifiuti, segnaletica illeggibile, reperti archeologici abbandonati, scarichi fognari puzzolenti, ponti inaccessibili”, scrive Corona che cita la zona di Serretelle “che è di grande interesse paesaggistico ma piena di rifiuti di vario genere che ostruiscono anche i canali, vecchi igienici e materiali edili abbandonati.

Da Santa Clementina la Regina Viarum arrivava al Ponte Leproso, oggi tra erbacce e rifiuti e poi costeggiava l’anfiteatro romano in parte oggetto di scavi archeologi da tempo abbandonati, proprio in via Appia Antica vicino alla stazione ferroviaria omonima.

 

In città l’Appia diventava Decumano tra il Foro e le Terme, lungo l’attuale Corso Dante che oggi espone importanti reperti archeologi sui quali l’amministrazione comunale vuole costruire un Info Point per spendere inutilmente un milione di euro.

Dopo l’arco di Traiano l’Appia raggiungeva il Ponticello tra il torrente San Nicola e il fiume Calore, oggi sommerso dalla vegetazione che copre in parte anche uno scarico fognario puzzolente.

Infine la Traianea giungeva al ponte Valentino per attraversare il fiume Calore alla confluenza con il Tammaro.

Oggi l’accesso all’antico Ponte è impedito dalla vegetazione che lo copre interamente e quindi è inutilizzabile anche il nuovo ponte pedonale costruito dal Consorzio ASI per consentire ai pellegrini di proseguire sul Cammino dell’Arcangelo per raggiungere il Gargano.

Altra Benevento ha inviato un dossier fotografico al Ministero della Cultura e agli Ispettori incaricati delle verifiche per le candidature Unesco.”qLa de4nuncia di Altrabenevento

 

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