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15 membri del distretto sannita approvano PEF e Statuto per individuare privato che controllerà Sannio Acque

15 membri del distretto sannita approvano PEF e Statuto per individuare privato che controllerà Sannio Acque

12 Gennaio 2024 | by redazione Labtv
15 membri del distretto sannita approvano PEF e Statuto per individuare privato che controllerà Sannio Acque
Attualità
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Riceviamo e pubblichiamo nota di “Altra Benevento è possibile”

La Corte dei Conti boccia per la seconda volta le delibere dei comuni per l’adesione al gestore unico del servizio idrico, Sannio Acque, ma la Regione vuole comunque bandire la gara per il socio privato grazie al PEF e lo Statuto approvati da 15 componenti del Consiglio di Distretto Sannita dell’EIC in sostituzione di 78 consigli comunali.

La Corte dei Conti ha nettamente censurato la delibera n. 17 approvata il 30/10/2023 dal consiglio comunale di Paduli per l’adesione alla costituenda società Sannio Acque srl, identica a quella approvata dai consigli comunali di Benevento, Solopaca ed altri della Provincia di Benevento.

I giudici contabili hanno inviato il 28 dicembre scorso il loro parere protocollo 11098 al Comune di Paduli precisando che l’Ente doveva pubblicarlo sul proprio sito istituzionale entro cinque giorni dal ricevimento. Ad oggi, però, all’Albo Pretorio di quel comune l’atto non compare e pertanto attendiamo spiegazioni dal sindaco, avv. Domenico Vessichelli, che è anche presidente provinciale di “Noi di Centro” di Clemente Mastella.

Intanto, considerato che il parere della Corte dei Conti è di grande interesse pubblico e quindi deve essere conosciuto dai cittadini e dagli amministratori sanniti, lo pubblichiamo sul sito www.altrabeneventopossibile.it

Dalla lettura dell’atto si nota che i giudici contabili hanno valutato negativamente soprattutto il Piano Economico Finanziario e lo Statuto della nuova società a capitale misto pubblico- privato che espongono gli Enti Locali, e quindi i cittadini, a rischi finanziari notevoli.

Gli atti censurati dalla Corte dei Conti sono stati inviati ai Comuni da Pompilio Gorgione, sindaco di Solopaca, eletto coordinatore del Consiglio del Distretto Sannita dell’Ente Idrico di Gestione per un accordo Mastella-PD.

Proprio Forgione, che non fa alcuna autocritica per gli atti già trasmessi agli enti locali, deliberati agli inizi del 2022 da meno della metà dei consigli sanniti e bocciati anch’essi dai giudici contabili, continua ad annunciare che “tutto è a posto” e che la Regione Campania procederà a breve ad indire la gara per individuare il soggetto privato socio di Sannio Acque srl con il 45% di capitale ma che di fatto controllerà la società perché avrà diritto di nominare l’Amministratore Delegato e il Direttore Generale, ai sensi dello Statuto.

Il vicepresidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola, conferma l’anticipazione di Forgione ma non spiega come vorrebbero procedere considerato che solo 19 comuni sanniti (su 78) hanno deliberato l’adesione alla costituenda società Sannio Acque srl approvando un PEF (piano economico finanziario) deliberato dal consiglio di distretto sannita dell’EIC il 20 gennaio 2023 ma poi modificato il 20 dicembre 2023.

Bonavitacola e Forgione pensano di invitare i Comuni a deliberare per la terza volta l’adesione a Sannio Acque srl approvando il nuovo PEF che prevede un investimento di circa 38 milioni di euro a fronte dei 27 previsti lo scorso anno ? E pensano di proporre ai Comuni anche una nuova bozza di Statuto che tenga conto del recente giudizio negativo della Corte dei Conti?

Non pare che i vertici della Regione e dell’EIC vogliano tentare ancora di convincere i riottosi consigli comunali sanniti ad approvare una nuova delibera perché a mezzo stampa annunciano che il governatore Vincenzo De Luca a breve bandirà la gara per individuare il socio privato di Sannio Acque.

Come pensano di fare senza l’adesione dei comuni sanniti al PEF e allo Statuto?  

Per comprendere il disegno Forgione-Bonavitacola bisogna leggere le delibere n. 3 e 4 approvate il 20 dicembre 2023 dal Consiglio di Distretto Sannita che riguardano il nuovo PEF, lo Statuto di Sannio Acque e anche i Patti Parasociali ma questi due atti, fondamentali per la gara, non risultavano neppure all’Ordine del Giorno della seduta.

E’ una amara sorpresa!

In particolare nella delibera n. 4 si legge: al fine di accelerare le procedure di costituzione della società a capitale misto che, previa selezione del partner privato, dovrà essere individuata quale gestore unico del SII dell’Ambito Distrettuale Sannita, il Coordinatore del Consiglio di Distretto, ha condiviso con i Comuni dell’ambito la bozza di statuto della Società “Sannio Acque srl” (in allegato) per la relativa approvazione, ai fini della loro adesione alla società di gestione, in vista dell’espletamento della gara a doppio oggetto per la selezione del socio privato di minoranza ed il conseguente perfezionamento della procedura di affidamento del servizio; ▪ sono in corso di progressiva adozione le deliberazioni consiliari di approvazione del predetto Statuto societario”  

Quando e come il coordinatore Pompilio Forgione ha “condiviso” con i Comuni la bozza di Statuto? Questo è davvero un mistero.

Sta di fatto che la maggioranza dei consigli comunali sanniti non l’ha approvato ma adesso il documento risulta deliberato, come semplice allegato ad una relazione, da 15 componenti del consiglio di distretto: Forgione Pompilio, Cardone Nicolino, Cataffo Diego, Covelli Carmine, Esposito Nicola, Falato Carlo, Forni Rossi Vincenzo, Fusco Vito, Gentile Nicola, Martignetti Alfredo, Mignone Maria Carmela, Paglia Simone, Palladino Marcello, Riccio Nicola, Topputo Alfonso, Zeppa Davide.

In sostituzione dei 78 consigli comunali, hanno deciso quindici componenti del consiglio di distretto, quasi tutti mastelliani con qualche sindaco PD, tra i quali spicca Marcello Palladino, consigliere comunale a Benevento che ha votato la mozione per l’acqua pubblica, proposta dalla opposizione, e ora  approva lo Statuto che di fatto consente la “privatizzazione” di Sannio Acque.

Era assente alla seduta del distretto Silvio Baccari, rappresentante di Civico 22, nominato per controllare l’EIC e che invece finora non si è distinto per alcuna efficace opposizione a Forgione e non ha espresso alcun giudizio sulla recente scandalosa approvazione dello Statuto.

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