breaking news

Riscatto agricolo Sannio incontra l’assessore Caputo: presentato documento con sei punti chiave

Riscatto agricolo Sannio incontra l’assessore Caputo: presentato documento con sei punti chiave

22 Febbraio 2024 | by Anna Liguori
Riscatto agricolo Sannio incontra l’assessore Caputo: presentato documento con sei punti chiave
Attualità
0

Una delegazione di ‘Riscatto Agricolo’ Sannio’ ha incontrato questo pomeriggio nella sala della giunta regionale l’assessore all’agricoltura Nicola Caputo. Sul tavolo le problematiche del settore sannita. Di seguito il documento presentato all’attenzione dell’assessore:

Con il presente documento vogliamo sottoporre alla sua attenzione le principali problematiche e alcune proposte in merito alle motivazioni delle manifestazioni da parte dei lavoratori del mondo agricolo volte a portare a conoscenza con determinazione la grave crisi che sta mettendo in ginocchio le aziende agricole. Tra le tante problematiche vogliamo elencare i punti salienti e le azioni necessarie da mettere in atto per permettere la sopravvivenza delle aziende agricole campane.

Riduzione prezzo gasolio agricolo.Visti gli ingenti aumenti del prezzo del gasolio agricolo, e il maggior consumo in Campania di gasolio a causa di condizioni territoriali, si deve agire con una riduzione del prezzo del gasolio tramite agevolazioni fiscali.

Fauna selvatica. Garantire il contenimento della fauna selvatica (cinghiali e lupi), i quali essendo in sovrappopolazione rendono impossibile la sopravvivenza delle aziende agricole nei territori più colpiti. Si richiedono interventi diretti di diminuzione sostanziale della massiccia popolazione di fauna selvatica e nell’impossibilità di adottare tali soluzioni in tempi brevi è necessario il risarcimento del 100% dei danni diretti e indiretti causati da essa.

Tavolo tecnico Si necessita l’istituzione immediata di un tavolo tecnico permanente con effettivo coinvolgimento di rappresentati di veri agricoltori della regione in modo tale da essere presenti e a conoscenza ogni qual volta si prenda iniziativa decisionale che riguardi, direttamente o indirettamente, il settore agricolo e alimentare.

Piano Sviluppo Rurale Migliorare in maniera concreta la distribuzione dei fondi PSR visto i disastri degli scorsi anni. Cambiare in modo sensato i criteri di assegnazione dei bandi i quali devono essere destinati ai VERI agricoltori che investono e fanno crescere l’agricoltura campana. Inoltre tali fondi devono essere elargiti in maniera consona alle esigenze dei vari settori e dei vari territori AGRICOLI.

No a pannelli fotovoltaici ed eolico nei terreni fertili. Proibire l’utilizzo di terreni seminativi e fertili per impiantare fotovoltaico o eolico. Nello specifico deve essere vietata la creazione di impianti deturpanti atti a produrre energia elettrica in tutti i terreni agricoli presenti nei fascicoli aziendali degli agricoltori.

Istituzione di un organo di controllo che tuteli il prezzo di vendita dei nostri prodotti agricoli attuando controlli su importazioni senza regole, frodi alimentari, accordi di concorrenza sleale, gestione oligarchica di prodotti e prezzi da parte di multinazionali, GDO, e operatori di mercato.

Tra due settimane è in programma un nuovo incontro in Regione.

Dal canto loro gli agricoltori sanniti non sono soddisfatti dell’incontro avvenuto ieri con l’assessore Caputo.’ Il malessere di questi giorni e’ evidente, tuona il portavoce di Riscatto Agricolo Sannio Gabriele Forte ai nostri microfoni – , non abbiamo un prezzo minimo garantito dei nostri prodotti, si e’ verificata una riduzione del 50% dei contributi europei, e durante l’incontro ci hanno fatto soffermare sul 4%, una cosa per noi assurda, giusto per farci perdere tempo.

Sul punto presentato della fauna selvatica, lo stato e le Regioni devono garantire un contenimento della stessa  e rispondere direttamente e in tempi brevi dei danni diretti e indiretti da essa provocati.
In Campania con i ricorsi siamo fermi al 2020. Infine bisogna rivedere alcuni obblighi molto stringenti su alcune misure a superficie come l’obbligo sementi certificate.

Bisogna dunque adottare, conclude Forte, un piano strategico per bloccare quella che e’ l’importazione di prodotti che non rispecchiano i nostri criteri sanitari ‘.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *