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Stop idrico e tetra, Altrabenevento: “cosa ha prodotto lo studio affidato a Unisannio dal Comune?”

Stop idrico e tetra, Altrabenevento: “cosa ha prodotto lo studio affidato a Unisannio dal Comune?”

4 Aprile 2024 | by Enzo Colarusso
Stop idrico e tetra, Altrabenevento: “cosa ha prodotto lo studio affidato a Unisannio dal Comune?”
Attualità
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L’interruzione idrica che da oggi e fino a sabato interesserà la città di Benevento. Si tratta di quel blackout annunciato a marzo e poi posticipato a causa delle forti piogge sui cantieri dell’Alta Capacità per motivazioni di ordine tecnico decise dalla Regione Campania. 

La mancata erogazione interesserà le zome collinari della Pacevecchia e parte della zona dei viali mentre la fornitura sarà garantita, seppure a singhiozzo, nella resto della città. Con lo stop all’acqua del Biferno per la zona del centro storico e della Ferrovia e del Rione Libertà ci sarà l’acqua di Pezzapiana che sappiamo essere al tetracloroetilene.

E su questo argomento interviene Altrabenevento che come semopre fa le pulci alla politica e si chiede che fine abbia fatto e che risultati ha prodotto lo studio affidato dal Comune all’Università del Sannio per la nonm irrisortia somma di 10.000 euro

“Dalle ore 16 di oggi è stato interrotto il servizio idrico alla parte alta della città per lavori all’acquedotto campano che fornisce acqua del Biferno, ma Comune e Gesesa non hanno spiegato che in quella ancora erogata nei quartieri Libertà, Ferrovia e centro storico, benché potabile, è presente il tetracloroetilene oltre la soglia di contaminazione.

Infatti, i dati forniti da Gesesa nel mese di marzo confermano la concentrazione del pericoloso inquinante nei pozzi di Pezzapiana ben oltre il limite di 1,1 microgrammi/litri. Normalmente agli abitanti della parte bassa della città viene servita acqua dei pozzi miscelata con quella del Biferno per abbassare il livello di contaminazione, ma tra oggi e domani sarà erogata solo quella della falda cittadina, notoriamente di scarsa qualità. La presenza del tetracloroetilene oltre la soglia di contaminazione, denunciata da Altra Benevento dal 2018, si conferma tuttora e nessuno ha ancora spiegato cosa ha provocato il picco oltre la soglia di potabilità di novembre 2022.

In quella occasione il sindaco Mastella, dopo i dubbi e le contestazioni sui dati forniti da ARPAC e ASL, annunciò con un comunicato ufficiale del 27 novembre, che “è in corso un accertamento da parte del Dipartimento di Scienze e Tecnologie dell’Università degli studi del Sannio al fine di analizzare meglio quanto accaduto”.

A quale “accertamento in corso” si riferiva il sindaco?

Con i docenti del dipartimento di Scienze di Unisannio c’era stato solo un incontro il 24 novembre a seguito del quale la Giunta Comunale con la delibera n. 247 del 13 dicembre gli conferì l’incarico per un “supporto scientifico specialistico in ambito idrogeologico”.

Con la convenzione firmata pochi giorni dopo il Dipartimento Scienze e Tecnologia coordinato dal prof. Pasquale Vito si impegnò a garantire entro 12 mesi “attività di ricerca finalizzate allo studio idrogeologico del territorio di Benevento interessato dalle opere di captazione delle sotterranee utilizzate per la fornitura idrica, anche con riferimento ai potenziali e recenti episodi di contaminazione delle acque”.

I dodici mesi sono trascorsi abbondantemente ma il sindaco Mastella non ha dato alcuna notizia sui risultati dello studio di Unisannio che avrebbe dovuto spiegare, finalmente, il mistero del tetracloroetilene nell’acqua servita alla parte bassa della città.

Il Dipartimento di Scienze e Tecnologie ha completato il lavoro? Il Comune ha pagato i 10.000 euro previsti dalla convenzione?

Ne sanno qualcosa i consiglieri comunali, anche di opposizione, perennemente impegnati a discutere nelle costosissime commissioni?”

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