Un blackout nella notte ferma la connessione internet in una vasta area tra Irpinia e Sannio: lavoratori, aziende, famiglie, studenti, pubbliche amministrazioni sono rimasti senza connessione, con disagi soprattutto per chi si appoggia alla rete per motivi di lavoro o studio.
Il caso vede protagonista, tra gli altri operatori, l’azienda Consulsat, con sede a San Giorgio del Sannio, leader sul territorio per la fornitura della connessione internet nelle aree meno raggiunte dai servizi delle grandi compagnie.
All’1:05 di questa notte lo stop alla connessione. Parte l’allarme dalla titolare dell’azienda, Antonella Oliviero, che per tutta la mattinata e fino a questa sera, insieme al suo staff di tecnici, ha provato a ricostruire l’origine del blackout, mentre dalla sede di Viale dei Sanniti il personale ha cercato, per quanto possibile, di rassicurare i tanti clienti che, dopo centinaia di telefonate di protesta, si sono anche riversati in sede per chiedere spiegazioni.
Un disagio complessivo, per i clienti che sono rimasti isolati e per la stessa azienda, che ha subito un danno importante e che non ha alcuna responsabilità per quanto accaduto.
Dopo le segnalazioni fatte all’operatore nazionale proprietario della fibra, sono susseguite ore di estenuanti ricerche e misurazioni da parte dei tecnici dell’azienda Sirti e Consulsat, che hanno setacciato intere aree della zona per risalire al “guasto”. Solo in serata è stato individuato il punto preciso dove è avvenuta la rottura della fibra ottica che permette la trasmissione del servizio internet.
Dalle prime indagini condotte dai carabinieri, giunti sul posto, in un’area boschiva nel comune di Petruro Irpino, è stata avanzata l’ipotesi che a tranciare la fibra sia stata una manovra eseguita mediante un seghetto. Si ipotizzano diverse piste: tra le più accreditate, quella che a manomettere la fibra ottica sia stata una manovra accidentale da parte di operatori intervenuti sul posto per riparare un cavo elettrico, oppure un tentativo di furto delle componenti in rame, o il sabotaggio delle reti internet e dei sistemi di sicurezza e di videosorveglianza urbani per poter compiere una rapina in un secondo momento a danno delle poste.
Ipotesi avanzate poiché nel medesimo fascio di fibra ottica tranciata vi sono anche i cavi di pertinenza delle poste e di altre aziende del settore delle telecomunicazioni.
La rottura della fibra, grazie al massiccio impegno di tutti i tecnici intervenuti, è stata riparata alle 20:35 di questa sera. Ma resta il dilemma della sicurezza delle infrastrutture, che spesso con facilità vengono compromesse, ai danni non solo delle aziende ma anche della collettività.