La Funzione Pubblica CGIL di Benevento accoglie con favore la nuova interrogazione parlamentare presentata dalla senatrice Susanna Camusso sulla vicenda dei 101 lavoratori degli ex consorzi rifiuti della provincia, sospesi e licenziati ingiustamente, e tuttora in attesa di reintegro e risarcimenti, nonostante le sentenze definitive della magistratura italiana e della Corte europea dei diritti dell’uomo.
A Susanna Camusso va il nostro sentito ringraziamento per l’attenzione e la sensibilità dimostrate verso una vertenza che, troppo spesso, è stata ignorata dalle istituzioni. Il suo intervento rappresenta un atto importante di responsabilità politica e civile.
“Se oggi si torna a parlare di questi lavoratori – sottolinea la segreteria della FP CGIL di Benevento – è anche grazie all’intervento continuo e determinato della CGIL sannita, che da oltre dieci anni segue la vertenza non solo sul piano giudiziario, con il prezioso lavoro dell’Ufficio Vertenze Legali (UVL) e dello studio Biondi, ma anche sul piano politico e sindacale, attraverso l’azione costante della nostra organizzazione”.
Fondamentale in questo percorso è stato l’impegno dei dirigenti sindacali della categoria e il contributo decisivo del coordinatore del comparto, Antonio Tizzani, che ha garantito presenza, supporto e rappresentanza ai lavoratori coinvolti in ogni fase della vertenza.
Chiediamo al governo di fare la propria parte!
“La giustizia riconosciuta deve ora essere concretamente attuata – conclude la nota –. Il governo non può più eludere le proprie responsabilità: è tempo di dare risposte chiare e definitive alle 101 famiglie che attendono dignità e rispetto da troppo tempo”. Il segretario Generale FP CGIL BN Domenico RAFFA.
Di seguito l’interrogazione:
“Stiamo depositando una nuova interrogazione di sollecito al governo per chiedere risposte sulla vicenda dei 101 lavoratori degli ex consorzi rifiuti della provincia di Benevento, sospesi e licenziati ingiustamente, mai reintegrati né risarciti, nonostante sentenze definitive dei tribunali italiani e della Corte europea dei diritti dell’uomo”. Lo annuncia la senatrice del Pd Susanna Camusso, componente della commissione Affari sociali. “È del tutto inaccettabile – si legge in una nota – che né la legge di bilancio 2025 preveda risorse per i risarcimenti né sia stato adottato alcun intervento normativo per dare esecuzione a quanto disposto dalla Cedu. Il governo, che nei propri decreti legge riesce sistematicamente a inserire ‘di tutto e di più’ per finalità politiche o propagandistiche, si mostra invece del tutto inerte quando si tratta di garantire giustizia e dignità ai lavoratori, violati dei propri diritti. Bisogna fare qualcosa per sbloccare questa situazione vergognosa: non è possibile che, per colpa di cavilli amministrativi e rimpalli di responsabilità, 101 famiglie restino senza risposte e senza giustizia”.