Un vaccino contro il cancro non più “su misura”, ma standardizzato e pronto all’uso per tutti i pazienti affetti dallo stesso tipo di tumore. È questa l’innovazione descritta dallo studio del gruppo di ricerca “Modelli Immunologici Innovativi” dell’Istituto Pascale di Napoli pubblicato sulla rivista Journal of Translational Medicine.
Fino ad oggi, i vaccini anticancro erano basati su antigeni mutati specifici per ciascun paziente, con costi che arrivano fino a 400mila euro e tempi di preparazione molto lunghi. Il nuovo studio, firmato dal dottor Luigi Buonaguro e dal suo team, ha individuato un pool di molecole mutate condivise tra pazienti affetti dallo stesso tumore, aprendo così la strada a vaccini pronti all’uso su larga scala.
“Attualmente, i vaccini in sperimentazione sono estremamente personalizzati, il che rende la loro produzione costosa e poco sostenibile. Il nostro studio mostra per la prima volta che è possibile utilizzare antigeni comuni tra pazienti, il che apre la strada allo sviluppo di vaccini terapeutici applicabili su scala globale. Questo rappresenterebbe un enorme vantaggio, soprattutto per i pazienti dei Paesi a risorse limitate.” Ha affermato il dott. Luigi Buonaguro
Una scoperta che potrebbe rivoluzionare l’approccio alle cure oncologiche, rendendo i vaccini contro il cancro più accessibili ed efficienti. I prossimi passi saranno le sperimentazioni cliniche per confermare i promettenti risultati ottenuti in laboratorio.