Il sindacato Cimo-Fesmed lancia un grido d’allarme sulla condizione dei mezzi di soccorso del 118 in provincia di Benevento. Il segretario aziendale Emilio Tazza ha inoltrato una formale segnalazione alla Procura della Repubblica e alla Regione Campania, denunciando ritardi nei soccorsi dovuti a gravi malfunzionamenti delle ambulanze in servizio.
Secondo quanto riferito dal sindacato, le ambulanze utilizzate sarebbero spesso soggette a guasti tecnici anche durante interventi in codice rosso, mettendo a rischio la vita dei pazienti e la sicurezza degli operatori sanitari.
Mezzi costretti a fermarsi in piena emergenza, con conseguente aumento del rischio clinico e interruzione delle cure tempestive.
La denuncia punta il dito contro l’impiego di veicoli ormai superati sia per età che per chilometraggio.
Nonostante alcune ambulanze rispettino formalmente il limite dei 5 anni stabilito dalla normativa sulle emergenze, molte avrebbero percorso ben oltre i 150mila chilometri previsti, arrivando in alcuni casi fino a 240mila, e in situazioni ancora più gravi fino a 390mila km e 18 anni di immatricolazione.
Una precedente comunicazione del sindacato alla Asl di Benevento aveva già segnalato la problematica. Ma l’assenza di riscontri da parte dell’Azienda sanitaria ha spinto la Cimo-Fesmed a rivolgersi direttamente alla Magistratura.
Oltre agli aspetti sanitari, il sindacato sottolinea anche un danno economico nella gestione delle risorse pubbliche: da un lato un presunto risparmio per le società affidatarie, che evitano di investire in nuovi veicoli, dall’altro un aumento dei costi per l’Asl costretta a continui interventi di manutenzione straordinaria, in violazione degli accordi sottoscritti.
La richiesta rivolta agli enti competenti è chiara: intervenire urgentemente per sostituire i mezzi obsoleti con nuove ambulanze, come previsto dal bando di gara, al fine di ripristinare un adeguato livello di sicurezza nel servizio di emergenza territoriale.