A Pietrastornina per l’ormai tradizionale appuntamento con la giornata dedicata alla donazione del sangue, organizzata da Donatori Nati della Polizia di Stato e PetraStrumilia, questa mattina il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, si è soffermato a parlare anche degli ultimi episodi di violenza ad Avellino e della crisi idrica che non dà tregua ad Irpinia e Sannio. Un’emergenza strutturale che si fa sentire moltissimo proprio nel paesino del Partenio, dove il capo del Viminale, originario del posto, specie in estate trascorre qualche giorno in un’abitazione di sua proprietà.
Sugli spari a Rione Mazzini contro l’auto della tiktoker e ambulante degli hot dog, Francesca Sardella, e le aggressioni a Parco Kennedy, il ministro è netto: “Non si tratta di questioni addebitabili a un deficit dell’azione di prevenzione o repressione delle forze dell’ordine, che resta imprescindibile, bisogna recuperare lo spirito dei cittadini e puntare sull’educazione dei più giovani per un’inversione culturale. La questione delle armi non riguarda solo il capoluogo irpino. Ai giovani mancano dei riferimenti socio-educativi”.
Poi un passaggio sulla decisione del commissario prefettizio al Comune di Avellino, Giuliana Perrotta, di costituire l’ente parte civile nel processo sull’inchiesta Dolce Vita: “Avrà valutato in base agli elementi in suo possesso”.
E mentre alla presenza dei vertici provinciali delle forze dell’ordine, del questore Pasquale Picone, del comandante dei Vigili del Fuoco, Mario Bellizzi, e dei presidenti nazionale e regionale di Donatori Nati, Claudio Saltari e Tommaso Delli Paoli, si è svolta la raccolta di sangue nel camper attrezzato, per contribuire all’approvvigionamento degli ospedali, con Piantedosi si è passati a parlare del tema crisi idrica.
Il ministro parla di carenza e disservizi che rappresentano un paradosso nell’Irpinia, terra dell’acqua, e ammette: “Nella mia residenza locale mi sono organizzato con i pozzi. Il problema non è la carenza di fondi per gli interventi sulle reti ma la gestione della Regione Campania”. Indice puntato contro Palazzo Santa Lucia e auspicio di un cambio della compagine di vertice: “Con le elezioni regionali i cittadini hanno una grande opportunità per cambiare”. Ma non sotto la sua guida. Piantedosi, infatti, conferma di non candidarsi alla presidenza della giunta regionale.
