Dieci anni dopo l’alluvione che devastò il Sannio, il pastificio Rummo ha voluto ricordare quella notte del 15 ottobre 2015 con una giornata commemorativa dal profondo valore simbolico.
L’amministratore Cosimo Rummo ha consegnato una medaglia a ciascuno dei più di duecento dipendenti che, insieme a lui e alla sua famiglia, si misero subito all’opera per spalare il fango e far ripartire la produzione.
Su ogni medaglia una scritta semplice ma significativa: “Io c’ero”. Durante l’incontro, Rummo ha ripercorso quei momenti drammatici in un’intervista pubblica con il giornalista Sebastiano Barisoni.
“Ero appena andato a letto – ha raccontato – quando ricevetti la telefonata del direttore dello stabilimento che mi mise in allerta. I capannoni erano inaccessibili, ma i collaboratori del turno notturno si erano salvati grazie all’allarme lanciato da un loro collega, uscito a fumare, che vide arrivare un’onda d’acqua alta circa dieci metri.”
“Da allora – ha proseguito Rummo – ci siamo rimboccati le maniche senza mai perdere la fiducia. Oggi il nostro marchio è riconosciuto non solo in Italia ma anche all’estero, con una presenza in 70 Paesi del mondo.”
Rummo ha ricordato anche la straordinaria solidarietà ricevuta da ogni parte del Paese: “Fummo incoraggiati da tantissimi messaggi che divennero virali sui social, con l’hashtag #SaveRummo e lo slogan ‘L’acqua non ci ha mai rammollito’. Persino il Capo dello Stato ci fece arrivare 700 volontari per aiutarci a spalare il fango. Quella mobilitazione collettiva fu decisiva per non interrompere la nostra presenza nei supermercati e riprendere la produzione.”
Con emozione, l’imprenditore ha voluto ringraziare ancora una volta chi, in quei giorni difficili, scelse di non arrendersi: “Il nostro è stato un esempio di resilienza e di speranza.”
Alla cerimonia sono intervenuti, tra gli altri, il sindaco di Benevento Clemente Mastella, la dirigente generale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri Titti Postiglione, il presidente della Fondazione Symbola Ermete Realacci e, in collegamento, il presidente nazionale di Coldiretti Ettore Prandini.
