Un appuntamento per fare il punto della situazione sul futuro di un settore che nel 2024 ha raggiunto il valore record di 3,3 miliardi di euro, e che quest’anno potrebbe stabilire un nuovo primato, grazie anche al ruolo dell’export. A caratterizzare il lavoro delle diciannovemila imprese attive sono soprattutto sostenibilità e innovazione, con l’impiego di sistemi di digitalizzazione e di agricoltura 4.0 che consentono il risparmio di risorse idriche e l’uso di materiali a impatto zero.
Ma il florovivaismo italiano punta anche su nuovi spazi di mercato a partire da quello delle cerimonie. Nato come nicchia, il fenomeno dell’agri wedding è arrivato a valere oltre 300 milioni di euro, secondo la stima di Coldiretti e Consulta Florovivaistica.
Se si guardano i dati sul destination wedding, i matrimoni green e quelli in vigna sono al terzo e quarto posto tra le scelte delle coppie, mentre sempre più gettonata è la richiesta di fiori e piante 100% italiani, sinonimo di sostenibilità.
Ma ci sono anche le piante da interno come Sansevieria, Chamadorea, Yucca e Ficus, particolarmente efficaci nel purificare l’aria e nel rilasciare ossigeno rendendo gli ambienti interni più salubri e piacevoli, come dimostrato da una ricerca promossa da Coldiretti e Istituto di Bioeconomia del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
In occasione del congresso una trentina di operatori tra i migliori Floral Design e Wedding Planner europei hanno realizzato installazioni con l’utilizzo di sessantamila fiori e un migliaio di piante, mostrando le nuove tendenze del fenomeno.
Proprio le piante “salva aria” servite per l’allestimento del congresso sono state donate agli istituti scolastici di Castellammare, mentre i fiori sono stati in parte distribuiti in occasione della festa del ringraziamento e in parte donati al santuario di Pompei, omaggio anche al neo santo Bartolo Longo.