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Benevento| Amts-Trotta: cinque domande di De Pierro a Mastella

Benevento| Amts-Trotta: cinque domande di De Pierro a Mastella

14 Febbraio 2017 | by Enzo Colarusso
Benevento| Amts-Trotta: cinque domande di De Pierro a Mastella
Lavoro e Sindacati
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Alla vigilia dell’avvento di Trotta al timone di quel che fu Amts l’opposizione democratica a Palazzo Mosti pone quesiti all’Amministrazione comunale. Lo fa attraverso il capogruppo del PD De Pierro che chiede di sapere “su quali basi il Comune ha deciso di assegnare il servizio TPL per un anno e invece il trasporto scolastico e i parcheggi per almeno tre anni prolungabili fino a quasi quattro; cosa accadrà se, il prossimo anno, una volta scaduto il contratto per il TPL, l’azienda Trotta Bus Service dovesse decidere di non partecipare al nuovo bando, regionale o locale che dovesse essere, per il TPL pur detenendo la gestione del trasporto scolastico e dei parcheggi, oppure, pur partecipando alla gara, non dovesse aggiudicarsi il servizio; quando saranno formalmente sottoscritti i nuovi contratti con il personale appena licenziato da Amts; in base a quali criteri Trotta Bus Service distribuirà i dipendenti presso i servizi di cui ha la gestione; se questi servizi verranno “spacchettati” dall’azienda e, considerando che la gestione del TPL durerà un anno mentre quella del trasporto scolastico e dei parcheggi minimo tre anni, i dipendenti avranno contratti di natura e durata diversa, o addirittura saranno contrattualizzati da due rami d’azienda differenti; cosa intende, in maniera più specifica, l’azienda Trotta Bus Service quando parla di “volontà di migliorare il sistema di mobilità e gestione della sosta anche attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie” e della “possibilità di attivare nuove iniziative di mercato per migliorare i collegamenti tra il capoluogo sannita e l’Alta Velocità” (passaggi riportati nel comunicato stampa ufficiale diramato dal Comune di Benevento in data 24 gennaio 2017); cosa accadrebbe qualora la Corte di Cassazione dovesse confermare la sentenza della Corte d’Appello di Napoli e respingere il ricorso della Curatela Fallimentare, ordinando al Tribunale di Benevento di disporre l’omologazione del concordato così come era stato proposto originariamente e sancendo il ritorno in bonis dell’azienda”.

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