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Organizzazione camorristica attiva anche in Valle Caudina. 5 arresti

Organizzazione camorristica attiva anche in Valle Caudina. 5 arresti

17 Aprile 2018 | by redazione
Organizzazione camorristica attiva anche in Valle Caudina. 5 arresti
Cronaca
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Nel corso della mattina odierna, i carabinieri della compagnia di Maddaloni (CE), con l’ausilio di militari del comando provinciale della guardia di finanza di Benevento, su disposizione della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, hanno dato esecuzione all’ordinanza applicativa della misura cautelare in carcere, emessa dal gip presso di Napoli, nei confronti di cinque persone indagate per associazione per delinquere di tipo mafioso ed estorsione aggravata. Si tratta di Vincenzo Carfora, detto ‘o’cantante’, 49 anni, residente a Forchia (BN); Vincenzo Iannucci Barbato, detto ‘enzuccio’, classe 42 anni, residente a Castelvenere (BN); Michele Lettieri, detto ‘o’napulitano’, 54 anni, residente a Pignataro Maggiore (CE); Enzo Ruotolo, 43 anni, residente in San Felice a Cancello (CE); Giovannina Sgambato, detta ‘a sparatora’ ‘a vecchiarella’ ‘a signora’, 68 anni, residente a San Felice a Cancello (CE). Per gli inquirenti i cinque rappresentano oggi il potere camorristico sul territorio dell’agro maddalonese/sanfeliciano. L’inchiesta ha avuto anche altri cinque indagati che, a vario titolo, hanno in qualche modo compartecipato con i primi alla realizzazione delle attività illecite.

Il provvedimento restrittivo scaturisce dall’impianto accusatorio acquisito nel corso dell’attività investigativa avviata, sotto la direzione del Sostituto Procuratore Luigi Ladolfi, nel mese di settembre 2015 dai carabinieri del nucleo operativo di Maddaloni, espletata in particolare attraverso l’esecuzione di un mirato e stringente monitoraggio intercettivo, sia telefonico che ambientale, integrato anche da verifiche, controlli, perquisizioni e/o ispezioni. Le prove hanno consentito di individuare un’organizzazione camorristica attiva sul territorio Casertano, nei comuni di San Felice a Cancello e Santa Maria a Vico in particolare, e in alcuni comuni della Valle Caudina, quale Forchia (BN), Arpaia (BN) e Paolisi (BN), costola dello storico ‘clan Massaro’, scompaginato a seguito di una serie di arresti e conseguente scelta collaborativa maturata dai suoi principali elementi verticistici.(Segue)

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