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Tragedia in pieno centro storico ad Avellino.

Tragedia in pieno centro storico ad Avellino.

15 Novembre 2018 | by redazione
Tragedia in pieno centro storico ad Avellino.
Cronaca
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Tragedia in pieno centro storico ad Avellino. Un 32enne, G.G. le sue iniziali, ha ferito con un coltello una 18enne e ucciso il suo fidanzato, Claudio Zaccaria, di 25 anni, per poi lanciarsi da una finestra tentando il suicidio. Il fatto di sangue si è consumato tra le 10.30, orario in cui le due vittime dell’aggressione sono andate a casa dell’uomo, un appartamento situato all’incrocio tra via Madonna della Saletta e Fosso Santa Lucia, a pochi passi da corso Umberto I e il Comune dal capoluogo irpino, e le 11.30 di questa mattina, quando c’è stato il terribile epilogo.

Prima delle 11, intanto, evidentemente dopo una furente lite scoppiata tra i tre, davanti agli occhi di alcuni passanti e residenti del posto, all’improvviso si è aperta una scena drammatica. La ragazza, I.E. le sue iniziali, è uscita dall’abitazione gridando con un profondo taglio alla gola e la tuta che indossava piena di sangue. Lì per lì, nella concitazione del momento, non si capiva bene cosa dicesse, eccetto il fatto che chiedeva aiuto e mostrava timore anche per un bambino che inizialmente si è pensato fosse nella casa teatro della violenza, ma poi si è scoperto che fortunatamente non era così.

A prestarle i primi soccorsi il meccanico titolare di un’officina nel quartiere e il consigliere comunale Nicola Giordano che, in quel frangente stava parcheggiando la sua auto per andare in municipio. Subito i due le hanno tamponato la fuoriuscita di sangue con un fazzoletto e hanno chiamato il 118 e le forze dell’ordine.

Sul posto, in pochi minuti, gli uomini della Sezione Volanti, coordinati dal vicequestore Elio Iannuzzi, e quelli della Squadra Mobile, diretti dal pari grado Michele Salemme. A seguire un’ambulanza e i vigili del fuoco.

La 18enne ha anche chiamato al cellulare la madre, farfugliando qualcosa, prima di essere trasportata all’ospedale “Moscati”, dove è stata sottoposta ad un intervento chirurgico per suturare la profonda ferita. Nessuna arteria compromessa né, tanto meno, altre zone vitali. L’operazione sembra essere andata bene ma la prognosi resta riservata.

Intanto, mentre la ragazza veniva sottoposta alle visite di routine e preparata all’operazione, davanti all’appartamento la polizia, poi supportata anche dai carabinieri, cercava di far aprire la porta all’uomo che si era barricato in casa e aveva aperto il gas, minacciando di far esplodere tutto.

La trattativa è andata avanti per diversi minuti, poi, al culmine della disperazione, G.G. ha spalancato una finestra laterale, si è fatto il segno della croce, e si è lasciato cadere nel vuoto. Un volo da 7-8 metri scandito dalle sequenze drammatiche di un gesto compiuto di fronte a tanta gente, ormai assiepata sul piccolo viadotto nei pressi del luogo della tragedia.

L’uomo era in pigiama, intriso del sangue delle vittime e anche del suo per aver cercato di tagliarsi le vene in più punti delle braccia. Il corpo è finito sull’asfalto di schiena, con un tonfo sordo, dopo una mezza capriola e lì è rimasto per almeno un quarto d’ora in attesa di un’ambulanza.

Finalmente ne sono arrivate due, una di queste lo ha portato al “Moscati” dove è stato sottoposto a tac e altre indagini strumentali alla presenza di un medico rianimatore. Le sue condizioni sono gravissime e non ha mai ripreso conoscenza.

L’altra ambulanza, invece, è andata via vuota. All’interno dell’appartamento, infatti, come s’immaginava, è stato trovato il corpo senza vita del 25enne, raggiunto da alcuni fendenti mortali.

Ai rilievi della scientifica si è affiancato l’esame esterno sul cadavere condotto dal medico legale Lamberto Pianese. Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore Paola Galdo.

Al momento non si esclude nessuna pista investigativa ma sembra che il movente sia di natura economica.

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