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Ariano Irpino| Istiga un cliente al suicidio: prostituta in manette, denunciato 63enne

Ariano Irpino| Istiga un cliente al suicidio: prostituta in manette, denunciato 63enne

29 Gennaio 2019 | by Redazione Av
Ariano Irpino| Istiga un cliente al suicidio: prostituta in manette, denunciato 63enne
Cronaca
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Istigazione al suicidio, arrestata prostituta e denunciato l’uomo che le procurava i clienti. I carabinieri della Compagnia di Ariano Irpino hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare a carico di due persone, una in carcere  e un’altra  agli arresti domiciliari, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Benevento, su richiesta della Procura della Repubblica di Benevento nei confronti di una donna quarantaduenne ed un uomo sessantatreenne.

Nei confronti della donna sono stati acquisiti gravi indizi per i reati di istigazione al suicidio, estorsione consumata e più estorsioni tentate. Per l’uomo, invece, l’accusa è quella di favoreggiamento della prostituzione. Il provvedimento è stato adottato all’esito di accertamenti investigativi avviati a seguito del suicidio, avvenuto in Ariano Irpino nell’ottobre del 2017, di un uomo arianese “cliente” della donna di nazionalità rumena e ricattato dalla stessa.

All’atto del decesso sono stati acquisiti riscontri univoci in merito all’istigazione al suicidio a carico della donna. La spregiudicatezza della donna ha indotto il pubblico ministero titolare delle indagini a chiedere e ottenere l’autorizzazione all’intercettazione dell’utenza in suo uso. E così, in un lasso temporale molto contenuto è stato possibile acquisire ulteriori riscontri in merito alla medesima condotta posta in essere nei confronti di altri clienti, oltre quello che si era suicidato.

Unitamente alle intercettazioni c’è stata l’escussione delle vittime e l’arresto in flagranza della donna in uno degli episodi a danno dei clienti. L’arresto, che all’epoca era stato convalidato senza l’accoglimento della richiesta di misura cautelare, con conseguente scarcerazione, costituisce, a seguito dell’attività complessivamente considerata, un valido riscontro probatorio.

Nel corso delle attività investigative, inoltre, è stato accertato che l’uomo procacciava clienti alla donna. 

 

 

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