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Avellino| Incendio alla Ics, buoni i primi dati sulle Pm10. Ora si attendono quelli sulla diossina

Avellino| Incendio alla Ics, buoni i primi dati sulle Pm10. Ora si attendono quelli sulla diossina

14 Settembre 2019 | by Redazione Av
Avellino| Incendio alla Ics, buoni i primi dati sulle Pm10. Ora si attendono quelli sulla diossina
Cronaca
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I vigili del Fuoco hanno continuato a lavorare per tutta la notte e sono ancora impegnati nell’Ics di Pianodardine, dove ieri, intorno alle 13.15, si è sviluppato un devastante incendio che ha prodotto una densa e vasta nube di fumo nero. Solo nella tarda mattinata di oggi, a circa 24 ore di distanza, il rogo si è potuto definire praticamente spento. Ma nel piazzale e all’interno dello stabilimento i caschi rossi stanno continuando a lavorare su un focolaio isolato nell’intercapedine del tetto, raggiunta attraverso lo smontaggio dei pannelli solari, e per la messa in sicurezza dell’area dell’azienda semidistrutta, che nel Nucleo industriale di Avellino produce contenitori in plastica per batterie.

Naturalmente, restano i timori per le possibili conseguenze sulla salute e l’ambiente provocate dalla nube tossica che ha stazionato per molte ore sul capoluogo irpino e il vento ha poi disperso sui comuni limitrofi. Tra stasera e domani si conosceranno i risultati del monitoraggio effettuato dall’Arpac, l’agenzia regionale per l’ambiente, sulla presenza di diossina, mentre stamane è stato diffuso il rilievo relativo alle polveri sottili: i dati sulle PM10 sono nella norma, le centraline fisse non hanno registrato sforamenti significativi. Ciò grazie alle condizioni climatiche di ieri che hanno creato un corridoio di aria che ha portato via la nube via dal capoluogo. Secondo fonti dell’Arpac, nello spaventoso rogo non sarebbero stati bruciati metalli, a cominciare dal piombo, ma soltanto plastica (materiale utilizzato per gli stampi) e pallet (delle pedane dove sono accatastati semi lavorati e prodotti finiti). Sulla base dei risultati che saranno diramati verranno assunti eventuali successivi provvedimenti a tutela della salute da parte dal Centro Coordinamento Soccorsi, attivato dal Prefetto di Avellino, Maria Tirone, sin dai primissimi minuti successivi all’incendio. Mentre si procede alla definitiva messa in sicurezza del sito – alle operazioni di spegnimento hanno partecipato quasi cento Vigili del Fuoco provenienti anche da altre province – la Procura di Avellino ha disposto il sequestro della Ics che in mattinata è stato eseguito dai carabinieri. Aperto un fascicolo, s’indaga sui reati di incendio colposo e devastazione ambientale. L’azienda è sotto sequestro. I militari del Comando provinciale di Avellino, coordinati dal colonnello Massimo Cagnazzo, hanno anche raccolto reperti utili per risalire alle cause dell’incendio. Oggi sono rimaste chiuse le scuole di ogni ordine e grado in venti comuni, compreso Avellino, mentre da ieri sono state annullate fino a martedì prossimo manifestazioni, concerti e convegni.

Attualmente l’emissione di fumo è pari a zero. Dopo la repertazione, l’attività di carabinieri e vigili del fuoco è focalizzata sull’individuazione delle cause dell’incendio scoppiato nel piazzale dell’Ics.

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