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Arrestato Damiano Genovese, a maggio si era candidato a sindaco di Avellino

Arrestato Damiano Genovese, a maggio si era candidato a sindaco di Avellino

23 Settembre 2019 | by redazione
Arrestato Damiano Genovese, a maggio si era candidato a sindaco di Avellino
Cronaca
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L’ex consigliere comunale di Avellino e capogruppo della Lega a Palazzo di Città, Damiano Genovese, è stato arrestato dai carabinieri della stazione e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia del capoluogo irpino per detenzione illegale di arma clandestina (provento di furto) e relativo munizionamento, oltre che per ricettazione aggravata. A casa del 36enne, infatti, è stata trovata una pistola semiautomatica calibro 7.65, completa di caricatore con 8 cartucce. L’arma era custodita nell’armadio della camera da letto. Nascoste in un calzino, poi, sono state trovate altre cartucce dello stesso calibro. Dopo le formalità di rito, Genovese è stato tradotto nella Casa Circondariale di Bellizzi, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

L’arresto è scattato nell’ambito delle indagini finalizzate all’identificazione del responsabile dell’attentato dinamitardo registrato la scorsa notte ai danni del noto imprenditore irpino, Sergio Galluccio, al quale è stata fatta esplodere un’Audi Q3 parcheggiata sotto la sua abitazione. I militari hanno proceduto ad eseguire numerosi controlli e perquisizioni domiciliari nei confronti di soggetti del posto, nonché ad acquisire e relazionare le testimonianze di amici e parenti della vittima dell’atto intimidatorio. L’arresto, però, non ha nulla a che fare con l’ordigno fatto esplodere.

Dall’interrogazione alla Banca Dati Forze di Polizia, la pistola trovata è risultata essere stata rubata, insieme ad altre armi, nel corso di un furto in un’abitazione di Avellino perpetrato nel 2015.

Genovese lo scorso maggio si era candidato anche a sindaco di Avellino, ma poi la sua lista era stata esclusa per un vizio di forma. Mentre la sua partecipazione alla lista dei “salviniani” era stata bloccata dai vertici regionali del partito proprio perché figlio di Amedeo, boss del clan Partenio, che sta scontando l’ergastolo al 41 bis.

Alla luce delle risultanze emerse, il 36enne è stato tratto in arresto. Sia l’arma che le munizioni sono state sottoposte a sequestro.

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