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Scontri allo stadio dopo Avellino-Catania, 4 daspo con obbligo di firma per gli ultras biancoverdi

Scontri allo stadio dopo Avellino-Catania, 4 daspo con obbligo di firma per gli ultras biancoverdi

12 Novembre 2019 | by Redazione Av
Scontri allo stadio dopo Avellino-Catania, 4 daspo con obbligo di firma per gli ultras biancoverdi
Cronaca
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Atti di violenza commessi dai tifosi ultras dell’U.S. Avellino in occasione della partita Avellino-Catania valevole per la prima giornata del campionato di serie C, girone C, scattano 4 daspo con obbligo di firma per altrettanti tifosi ultras biancoverdi.
Allo scopo di prevenire la reiterazione di episodi di violenza in occasione di manifestazioni sportive il Questore di Avellino, Luigi Botte, ha adottato i seguenti provvedimenti di divieto di accesso ai luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive nei confronti di tifosi dell’U.S. Avellino: I.G., di anni 28, D.A.SPO per anni 5, con obbligo di firma per anni 2; I.E., di anni 19, D.A.SPO per anni 4, con obbligo di firma per 1 anno; B.L., di anni 31, D.A.SPO per anni 3; I.N., di anni 20, D.A.SPO per anni 2. L’adozione dei provvedimenti di prevenzione scaturisce da accertamenti svolti da personale della Digos, a seguito di intemperanze di cui si resero responsabili alcuni tifosi irpini il 25 agosto scorso, presso lo stadio “Partenio-Lombardi”, al termine della partita Avellino-Catania valevole per la prima giornata del campionato di serie C, girone C. Infatti, appena terminata la citata partita, un gruppo di circa 2O-30 tifosi ultras della curva Sud si introdusse arbitrariamente e repentinamente nel settore “Tribuna Terminio”, approfittando dell’apertura delle porte per favorire il deflusso del pubblico ed eludendo la sorveglianza degli steward, nel tentativo di raggiungere il divisorio con l’adiacente settore ospiti e cercare il contatto con la tifoseria etnea, con la quale notoriamente vi sono rapporti conflittuali risalenti nel tempo. Il disegno criminoso naufragò per il tempestivo intervento degli steward e del personale delle Forze dell’Ordine, che riuscirono non solo ad allontanare immediatamente i facinorosi irpini, alcuni dei quali armati di corpi contundenti, ma anche a prevenire la corrispondente reazione della tifoseria ospite. Va anche detto che, alle ore 16,00 circa, nel corso del secondo tempo della partita, era stato abusivamente esposto sulla balaustra dell’anello superiore degli spalti del settore “Curva Sud”, uno striscione di carta di colore bianco, di circa m. 4 x 1,5, con la scritta “Odio Catania”, striscione non autorizzato e immediatamente fatto rimuovere, che verosimilmente aveva lo scopo, oltre che di offesa e minaccia verso la tifoseria ospite, anche quello di coalizzare la massa dei tifosi irpini contro gli avversari, alla luce sia della sonora sconfitta rimediata dall’Avellino (3-6), sia dei trascorsi tra le due tifoserie.

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