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Valle del Sabato, accordo Procura-Iss per scoprire correlazioni tra fonti inquinanti e ricadute sulla salute

Valle del Sabato, accordo Procura-Iss per scoprire correlazioni tra fonti inquinanti e ricadute sulla salute

6 Ottobre 2021 | by Redazione Av
Valle del Sabato, accordo Procura-Iss per scoprire correlazioni tra fonti inquinanti e ricadute sulla salute
Cronaca
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Accordo tra Procura di Avellino e Istituto Superiore di Sanità per analizzare l’inquinamento nella Valle del Sabato ed arrivare a stabilire un nesso di correlazione significativo tra fonti inquinanti e ricadute sulla salute. Un legame solido da poter utilizzare in ambito giudiziario. Questa mattina la firma del protocollo d’intesa nell’ufficio del capo degli inquirenti avellinesi, Domenico Airoma, che ha sottoscritto il documento con il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro. “Il nostro obiettivo – ha detto Airoma – è utilizzare l’ampia e riconosciuta competenza scientifica dell’Istituto e la sua assoluta terzietà per avere parole di chiarezza sulla situazione nella Valle del Sabato. Il Progetto Spes punto rappresenta una base di partenza che intendo approfondire e ampliare, attraverso un ulteriore bagaglio informativo. Vogliamo sapere se ci sono, e in che termini influiscono, fonti inquinanti con ricadute sulla salute della popolazione. Una volta individuate potremo orientare al meglio l’attività investigativa, anche con una dettagliata cartografia dell’inquinamento”.

Per Brusaferro “il procuratore Airoma ha messo a punto un modello per affrontare i rischi ambientali su un territorio (dopo le indagini sulla Terra dei Fuochi, ndr) che sta diventando di riferimento. L’Iss è l’organo tecnico scientifico del servizio sanitario nazionale e la sua attività di ricerca va a tradursi in indicazioni operative. L’attenzione al tema dell’ambiente, del resto, necessita di interventi puntuali nelle nostre comunità. Viviamo in contesto dove la salute è uno dei driver più importanti che ci caratterizza e per tutelarla anche la salvaguardia dell’ambiente ci aiuti a farlo. Siamo felici di poter collaborare e dare ulteriore impulso a questo progetto pilota. Siamo a servizio della comunità”.

In Procura, ha poi ricordato Airoma, c’è un gruppo investigativo sull’ambiente già operativa, ma questo sarà un percorso parallelo per giungere alla cartografia del rischio sanitario. Per farlo sarà integrato lo studio dell’Istituto Zooprofilattico, a seguito del quale è stato aperto un fascicolo per inquinamento volontario. “Serve un approfondimento investigativo serio – ha aggiunto il procuratore – per fare chiarezza su dati epidemiologici e ambientali e inquadrarli sul territorio”.

 

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