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Blitz sul reddito di cittadinanza, a Benevento controlli a tappeto

Blitz sul reddito di cittadinanza, a Benevento controlli a tappeto

3 Novembre 2021 | by Redazione Bn
Blitz sul reddito di cittadinanza, a Benevento controlli a tappeto
Cronaca
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Questa mattina, a Napoli, presso il Comando Legione Carabinieri “Campania” il Comandante Gen. di Brigata Antonio Jannece a conclusione di un’articolata attività di controllo tesa a verificare l’effettiva sussistenza dei requisiti necessari per accedere al cosiddetto reddito di cittadinanza previsto con decreto legge n.4/2019, convertito in legge dall’art.1 legge n.26/2019, svolta dai Reparti dipendenti delle province Napoli, Salerno, Caserta, Benevento ed Avellino, nel periodo compreso tra aprile e settembre 2021, alla presenza dei rispettivi Comandanti Provinciali e del Comandante del Gruppo Tutela del Lavoro del Lavoro ha illustrato i risultati conseguiti, rientranti nell’ambito di una più vasta azione intrapresa a livello Interregionale ed interessante anche le Regioni di Puglia, Abruzzi, Basilicata e Molise. Per quanto riguarda il territorio della Provincia di Benevento i Carabinieri del locale Comando Provinciale e del Nucleo Ispettorato del Lavoro hanno passato al setaccio ben 950 nuclei famigliari corrispondenti al 13,3 % dei 7.121 nuclei percettori del beneficio.

Nel corso dei controlli i militari dell’Arma hanno deferito in stato di libertà alla locale Procura della Repubblica 253 persone (di cui 153 stranieri) per aver a vario titolo “reso false dichiarazioni o omesso comunicazione di informazioni dovute e omesso di comunicare le variazioni di reddito o di patrimonio una volta percepito legittimamente il reddito”. In alcuni casi si è proceduto alla sospensione del reddito di cittadinanza, con provvedimento del Giudice, nei confronti di diversi beneficiari o richiedenti per “essere stata a questi applicata misura cautelare personale, adottata anche a seguito di arresto”. Tra i soggetti deferiti all’Autorità giudiziaria, anche uno con precedenti per “associazione di tipo mafioso”. Tali risultati, hanno permesso di accertare un esborso non dovuto dallo Stato pari a poco oltre 1.000.000 di euro.

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