breaking news

Montefalcione| Folgorata nella vasca da bagno, Mariantonietta Cutillo morta per il caricabatteria difettoso

Montefalcione| Folgorata nella vasca da bagno, Mariantonietta Cutillo morta per il caricabatteria difettoso

15 Settembre 2023 | by Redazione Av
Montefalcione| Folgorata nella vasca da bagno, Mariantonietta Cutillo morta per il caricabatteria difettoso
Cronaca
0

Svolta nelle indagini per la morte di Mariantonietta Cutillo, la 15enne folgorata nella sua vasca da bagno la sera del 2 maggio scorso mentre parlava con un’amica al cellulare tenuto sotto carica. I carabinieri della Compagnia di Mirabella Eclano, infatti, hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip del Tribunale di Avellino. Destinatari cinque imprenditori, operanti in Toscana e Lombardia. Nello specifico, nei comuni di Calenzano e Sesto Fiorentino (in provincia di FI), Pontedera (PI) e Trezzano sul Naviglio (MI).

Gli indagati

Gli indagati, quattro dei quali di origini cinesi, sono stati raggiunti dalla notifica del provvedimento cautelare che ha sottratto alla loro disponibilità un gran numero di caricabatterie di fabbricazione cinese.  I dispositivi, allo stato, sono risultati non conformi agli standard di fabbricazione comunitari e pertanto potenzialmente pericolosi.

Le indagini

Il procedimento penale, nel quale i cinque imprenditori – nelle rispettive qualità di importatore e distributori – risultano indagati, nasce dalla tragica morte della giovane irpina avvenuta a Montefalcione. Secondo l’autopsia, il decesso seguì alla scarica elettrica, risultata fatale. Scarica che si propagò attraverso il corpo della minore direttamente dalla estremità libera del cavo USB che stava utilizzando mentre era nella vasca da bagno.

I cinque indagati sono chiamati a rispondere dei reati di frode in commercio e vendita di prodotti industriali con marchi mendaci, nonché del reato di omicidio colposo in pregiudizio dell’adolescente di Montefalcione.

La scoperta

Le indagini – svolte dai militari della Compagnia di Mirabella Eclano e coordinate dalla Procura di Avellino – si sono avvalse del contributo del Reparto Tecnologie Informatiche del RACIS. L’attività investigativa ha accertato, allo stato degli atti, l’esistenza nella tipologia di caricabatterie utilizzata dall’adolescente di difetti di fabbricazione di uno dei componenti interni.

Più precisamente del “condensatore ceramico a disco”. Questo particolare prodotto di importazione cinese, dopo essere stato sottoposto ad accertamenti tecnici non ripetibili, avrebbe mostrato “difetti riconducibili alla scarsa qualità tecnica del materiale con il quale tali dispositivi sono realizzati’’. Secondo il giudizio del RACIS, laddove il condensatore interno del caricabatterie fosse stato costruito impiegando componenti elettrici in armonia coni criteri tecnici previsti dalla norma l’evento letale non si sarebbe verificato.

Tutela dei consumatori

I dispositivi posti in sequestro, tra l’altro, sono risultati privi di foglio di istruzioni d’uso, delle avvertenze di sicurezza e dichiarazioni di conformità “CE”; così come della marcatura di “classe Y” che le norme tecniche richiedono per i dispositivi elettronici di tale specie.

La diffusione del prodotto sull’intero territorio nazionale ha indotto la Procura di Avellino a estendere le ricerche oltre il proprio circondario di competenza al fine di tutelare l’incolumità dei consumatori.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *