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Pietradefusi| Agli arresti domiciliari l’uomo che minacciava il sindaco

Pietradefusi| Agli arresti domiciliari l’uomo che minacciava il sindaco

18 Ottobre 2023 | by Redazione Av
Pietradefusi| Agli arresti domiciliari l’uomo che minacciava il sindaco
Cronaca
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Finisce agli arresti domiciliari l’uomo che ha più volte minacciato il sindaco di Pietradefusi. Ieri, dopo un’intensa attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento, i carabinieri della Compagnia di Mirabella Eclano, ha proceduto a dare esecuzione all’ordinanza emessa dal Gip nei confronti di un soggetto gravemente indiziato di “atti persecutori” e “violenza e minaccia a p.u.”, nei confronti del Sindaco del Comune di Pietradefusi.

La prima denuncia a partire dall’aprile scorso, con l’uomo che in più occasioni si presentava presso gli uffici comunali di Pietradefusi, con la pretesa di ricevere “sostegni economici” da parte dell’ente, da destinare a sue esigenze personali. Tra l’altro il cittadino era già destinatario del sussidio del banco alimentare, e che erano stati allertati i servizi sociali competenti perché si interessassero della sua situazione di disagio.

Nonostante ciò alle richieste venivano accompagnate sempre minacce gravi e ripetute, quali ““io vengo a casa tua…faccio del male a te ed alla tua famiglia…ti rompo la faccia, tengo una pistola seppellita…ti do fuoco…ti ammazzo, ti squarto, ti sparo, come sei salito lì ti faccio scendere (con riferimento alla carica pubblica ricoperta), te la faccio pagare” e ripetute minacce di morte.

Lo stesso uomo, a seguito di una sua telefonata alla Centrale Operativa dei carabinieri di Mirabella Eclano, in cui minacciava di “uccidere” il sindaco di Pietradefusi, era stato effettivamente fermato lungo la strada provinciale 128.

In quella occasione, oltre a confermare ai militari le minacce ed intimidazioni pronunciate poco prima telefonicamente, veniva trovato in possesso di un coltello pieghevole, che veniva pertanto sequestrato.

I fatti denunciati trovavano riscontro nelle informazioni rese da altre persone, in particolare da familiari della vittima, dai dipendenti del Comune ed assistenti sociali tanto da consentire l’acquisizione di gravi indizi nei suoi confronti per i delitti per cui è stata emessa la misura cautelare, adottata in presenza del pericolo di reiterazione.

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