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Circonvenzione d’incapace, nei guai direttore di una casa di riposo di Apice

Circonvenzione d’incapace, nei guai direttore di una casa di riposo di Apice

19 Marzo 2024 | by redazione Labtv
Circonvenzione d’incapace, nei guai direttore di una casa di riposo di Apice
Cronaca
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Si era fatto nominare erede universale di beni da un pensionato di Benevento il giorno prima che quest’ultimo si ricoverasse nella casa di riposo di Apice di cui lui stesso era direttore. L’accusa nei confronti di B.C., 61 enne di San Giorgio del Sannio è di circonvenzione di persone incapaci.

Dopo la denuncia dei congiunti, il gip del Tribunale di Benevento, su richiesta della locale Procura della Repubblica retta da Aldo Policastro, ha disposto il sequestro preventivo nei suoi confronti, tra beni immobili, mobili e disponibilità finanziarie, di oltre 2,2 milioni di euro.

In particolare le indagini prendono il via dalla querela presentata dai congiunti della persona offesa, deceduta pochi mesi dopo il ricovero nella casa di riposo, in cui si lamentava che il testamento olografo, con il quale la stessa avrebbe nominato quale erede universale il direttore della casa di cura, era stato redatto proprio il giorno prima dell’ingresso nella struttura e che, nelle poche occasioni in cui avevano potuto
incontrare di persona il defunto cugino nella struttura, lo avevano trovato seduto su una sedia a rotelle, con la costante presenza del direttore alle sue spalle.

Inoltre, il congiunto era apparso in stato confusionale, non riuscendo ad articolare un discorso completo sia durante gli incontri sia nel corso
delle conversazioni telefoniche. La consulenza grafologica eseguita sul testamento olografo ha consentito di appurare come lo stesso fosse stato redatto sotto dettatura, a più riprese.

Il pensionato che non avrebbe compreso il significato delle disposizioni testamentarie sottoscritte in favore del direttore della casa di cura dove è poi stato ricoverato il giorno successivo alla redazione. I militari della Guardia di Finanza, analizzando la documentazione bancaria acquisita, hanno quantificato il valore del patrimonio ereditario sottoposto a sequestro preventivo costituito soprattutto da un investimento in un fondo finanziario per l’ammontare di circa 1,783 milioni di euro.

 

 

 

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