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Minorenni usati come corrieri di droga per i detenuti: operazione della Polizia Penitenziaria a Benevento

Minorenni usati come corrieri di droga per i detenuti: operazione della Polizia Penitenziaria a Benevento

8 Novembre 2025 | by Redazione Bn
Minorenni usati come corrieri di droga per i detenuti: operazione della Polizia Penitenziaria a Benevento
Cronaca
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Una scena che lascia sgomenti: una donna quarantenne, il figlio ventenne e la figlia ragazzina di appena 15 anni. Tutti insieme in visita al marito e padre detenuto. Ma, secondo fonti giornalistiche, l’obiettivo non era un semplice colloquio familiare: i tre avrebbero tentato di introdurre tre panetti di hashish all’interno del carcere del capoluogo sannita.

 

La droga – sempre stando a quanto riferito dalle stesse fonti – era stata occultata nelle parti intime di uno dei visitatori, nel tentativo di eludere i controlli. A scoprire il piano sono stati gli agenti della Polizia Penitenziaria del Reparto di Benevento, supportati dal loro Nucleo Cinofili Antidroga: durante i controlli di routine, il fiuto dei cani ha indirizzato gli operatori proprio verso il punto in cui lo stupefacente era nascosto. Per la donna e il giovane è scattato l’arresto immediato. Con loro, però, anche una minorenne. Una ragazzina di soli 15 anni coinvolta in una vicenda che non avrebbe mai dovuto sfiorarla. Le fonti indicano che i due maggiorenni avrebbero coinvolto la minorenne per rendere meno probabili controlli approfonditi: un comportamento che rivela un livello di cinismo inaccettabile. Usare un figlio – o addirittura una minorenne – come copertura nonostante il destinatario della droga sia già detenuto supera ogni logica e senso di responsabilità. Durante l’operazione sono stati sequestrati denaro contante, telefoni cellulari e l’automobile utilizzata per raggiungere l’istituto penitenziario. Sul posto è intervenuta anche una radiomobile del Comando Provinciale dei Carabinieri di Benevento, che ha contestato alla donna arrestata numerose violazioni al Codice della Strada: secondo quanto riferito, le sanzioni amministrative elevate ammontano a circa seimila euro e avrebbero coinvolto anche soggetti estranei all’arresto, in quanto proprietari di alcuni beni o mezzi legati al controllo. Per la quindicenne, invece, la Procura sta valutando misure di tutela. La ragazza viene considerata una possibile vittima, da proteggere e tutelare nel modo più appropriato. Un vero e proprio allarme sociale: “genitori che usano i figli come strumenti per commettere reati”. È inaccettabile che si utilizzino minorenni come corrieri della droga pur di aggirare i controlli. Chi trascina un figlio in un’attività criminale non solo infrange la legge, ma tradisce il ruolo più importante: proteggere e tutelare. Il danno più grande resta quello che nessuna condanna potrà mai cancellare l’infanzia violata.

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