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Benevento| I Concerti della Bottega,la lunga notte della resistenza barattaria

Benevento| I Concerti della Bottega,la lunga notte della resistenza barattaria

29 Luglio 2017 | by Maresa Calzone
Benevento| I Concerti della Bottega,la lunga notte della resistenza barattaria
Cultura
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I Concerti della Bottega parte III. Sarà ricordata come la notte di arte e cultura a oltranza, quella di ieri sera, una notte in cui il pubblico è stato chiamato ad esprimersi, a confrontarsi con diverse forme d’arte. E’ la notte di resistenza barattaria, a cura di Art’Empori e GASB , con Alessio Masone.
L’idea è lo scambio, il baratto, con arte, con una performance, con un banchetto di prodotti artigianali, una forma di condivisione e fruizione delle esperienze altrui. Poesia, arti marziali, libri e tante cose buone da mangiare tutti insieme. Fino a notte fonda.
Ma riavvolgiamo il nastro e andiamo per ordine, la serata si è aperta con gli ospiti di Melania Petriello, nel suo salotto-giardino con il Duo Sebastian, Les Garçons de Belleville, Alessio Masone e Carla Borrelli impeccabile padrona di casa de I Concerti della Bottega.
Abbiamo incontrato e conosciuto un duo di musicisti speciali. Un connubio che va oltre l’arte, perché sono madre e figlio.
Spazio alla musica, il violino, delicato, struggente, romantico risuona nei giardini del chiostro di San Francesco, è Sebastian Zagame, 17enne romano, musicista da sempre. Si perché a soli tre anni “smette di giocare” e viene avviato allo studio del violino, a cinque è il più giovane della Juniorchestra dell’Accademia di Santa Cecilia. Oggi è un ragazzo che annovera già partecipazioni importantissime nei più grandi teatri e manifestazioni. Il merito di tanto successo è anche della sensibilità di sua madre Mariagrazia Zagame, pianista straordinaria, che lo ha cresciuto a latte e musica. Il Duo Sebastian, inseparabile nella vita e nell’arte, ha regalato al pubblico momenti di altissimo spessore con le composizioni di Beethoven, Mozart,e Brahms.
Changè, il francesismo è d’obbligo, parliamo de Les Garçons de Belleville. Andrea Antonilli, chitarra solista, Matteo Iannaccio, violino, Emanuele Valente, Contrabasso, Federico Manuppella chitarra ritmica. Sono loro a dettare il ritmo della serata con “Gipsy, Swing and 30’s melodies” un repertorio frizzante e raffinato che spazia dalla musica di Django Reinhardt alla canzone anni 30’ americana di George Gershwin. Strepitosi.
Suonano e si divertono, si vede. Gli strumenti dialogano tra loro, la musica ti catapulta in una cartolina in bianco e nero, che racconta storie di emigrati in America, di amori nati con lo swing, baci rubati tra un ballo e una sigaretta.
Standing ovation su “Cantina Band” il celebre brano di Star Wars di John Williams.
A circondare la musica ci sono poi le opere d’arte esposte fino a questa sera.
In sintonia con il genere musicale raffinato de Les Garçons de Belleville, c’è una esposizione particolarissima di Carmine Luino. Il titolo è Jazz Icons, una raccolta di disegni mescolati a parole, immagini di strumenti musicali, dettagli di mani, scarpe divenute icone di un personaggio, una fusione apparentemente casuale di frasi e colori che disegnano la silhouette dei grandi musicisti jazz.
Ancora nella tipologia disegno, l’esposizione di Ferdinando Silvestri, per la scultura il Maestro Mariano Goglia, le opere pittoriche di Maria Amalia Cangiano “Spiralis” e le profondità pittoriche di Alfredo Troise.
Stasera alle 19.30 “Re:Moving in a metric space” performance di danza contemporanea di e con Donatella Morrone.
Alle 21.00 Belem in concerto, con Didier Laloy e Kathy Adam.


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