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Le foto “DE SANGUINE – La fotografia e l’essenza profonda  del rito” in esposizione ad Ostra

Le foto “DE SANGUINE – La fotografia e l’essenza profonda del rito” in esposizione ad Ostra

6 Dicembre 2017 | by Anna Liguori
Le foto “DE SANGUINE – La fotografia e l’essenza profonda  del rito” in esposizione ad Ostra
Cultura
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Dopo aver esposto le foto del libro DE SANGUINE-La fotografia e l’essenza profonda del rito presso Casa Palladino a Guardia Sanframondi durante i Riti Settennali di quest’anno, il Sannita Antonio Volpone espone nella Sala delle Lance di Ostra, l’8 dicembre prossimo alle ore 18,00 ci sarà l’inaugurazione, la mostra sarà esposta fino al 6 gennaio , durante la serata sarà presentato il video “De Sanguine” un ensemble delle fotografie di Antonio Volpone per la regia di Pasquale Palmieri e le musiche di Umberto Aucone.
Interverranno autorità locali ed esperti della fotografia, la mostra sarà presentata dal sociologo e critico Enzo Carli.
L’associazione Movimento Artistico Introvisione,dichiara la responsabile Monia Frulla, da diversi anni attiva sul territorio con numerose iniziative culturali, inaugurerà l’8 dicembre prossimo ad Ostra , nei locali della Sala delle Lance, De Sanguine, fotografie di Antonio Volpone. L’esposizione nasce con l’intento di favorire l’incontro culturale fra due regioni indagandone gli aspetti storici, religiosi e sociali; benpresto, però, emerge quanto il percorso creativo di Antonio Volpone si avvicini sensibilmente ai principi filosofici promossi dal Movimento Artistico Introvisione per la ricerca e valorizzazione della centralità umana nelle sue espressioni culturali, artistiche e spirituali.

Attraverso i suoi scatti, Antonio Volpone, infatti, cattura le dinamiche di una profonda ricerca interiore, come un viaggio alla scoperta cosciente dell’animo umano. Con una sensibilità ineguagliabile racconta l’essenza emozionale di un antico rito, quello di Guardia Sanframondi, fatto di fede e di gesti ormai lontani dalla vita quotidiana con la straordinaria capacità di trascinare lo spettatore in un vortice emozionale che partendo dalla contemplazione dell’immagine approda alla dimensione personale.
Non servono i ritratti o le espressioni degli uomini nascosti sotto i cappucci per immaginare la devozione profonda che li spinge ad intraprendere una simile processione, tutto si intuisce attraverso la candida leggerezza delle immagini traslate quasi fossero mosse dal soffio dell’anima.
Scrive Enzo Carli in L’arcano e il riflesso della luce:
i Battenti di Guardia Sanfromondi di Antonio Volpone sono una saga epica,ancora fantasmi pre-coscienti
del sogno, particelle di memoria del museo Sannita tra percezione e stimolo, tra riflessi di realtà antiche
che autenticano la nuova raffigurazione.
Antonio Volpone prosegue nella direzione intrapresa con la fortunata serie” Ibidem-distorsioni necessarie”
per una nuova stimolante ricerca sulle proprie origini, storia della storia, un’indagine di antropologia visiva
dove la realtà raffigurata è qualcosa in cui calarsi dall’interno, fino allo sfinimento, all’epifania della grazia.
Antonio Volpone (che ben conosce il Manifesto “Passaggio di frontiera), sa perfettamente che la fotografia
è lo strumento congeniale per recuperare la propria propositività, intervenendo e modificando la
percezione e la referenzialità per proporre nuovi connotati di autenticazione di rituali primitivi di una
civilizzazione che poco conosciamo.
Sono lusingato, dichiara Antonio Volpone, di esporre in una terra che ha dato i natali ad illustri fotografi, basta citare il Maestro Mario Giacomelli, e mostrare le mie foto ad illustri ed intenditori della Fotografia, mi mette ansia, e nello stesso tempo mi inorgoglisce, perché porto nelle Marche terra della Fotografia Artistica Italiana, i miei Battenti, a cui sono particolarmente legato.

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