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Il Teatro Comunale si riconsegna alla citta’

Il Teatro Comunale si riconsegna alla citta’

16 Settembre 2022 | by Enzo Colarusso
Il Teatro Comunale si riconsegna alla citta’
Cultura
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L’inno nazionale, canonico, ha fatto da preludio alla inaugurazione, dopo undici anni di indecorosa chiusura, del Teatro Comunale riportato al suo splendore dopo accurato e certosino lavoro di restauro. Tutta la città ha tributato il suo saluto al Massimo cittadino, tante le fascie tricolori della provincia in un rituale classico che tuttavia fa piacere perchè si riferisce ad uno degli emblemi della città di Benevento, in loco dal 1862, volendo testimoniare il passaggio epocale della città da enclave pontificia a parte nobile di una nuova nazione tutta da costruire.

Clemente Mastella e consorte in prima fila per godersi uno dei fiori all’occhiello del suo mandato. E ne ha diritto. Un filmato ha ripercorso tutto l’iter dalla rovina alla rinascita, dall’abbandono alla vernice di questa mattina; poi il sindaco è salito sul palcoscenico e in modo sobrio e veloce ha salutato gli astanti, in platea e nei palchi, indulgendo poco ai meriti che pure gli si debbono ascrivere e il periodo è sempre quello elettorale, per lasciare spazio alla performance sempre brillante di un effercescente Peppe Barra che ha ricordato gli anni in cui si è esibito con la Nuova Compagnia di Canto Popolare per poi attingere direttamente dal Pentamerone di Giambattista Basile con la favola della prima giornata de “La vecchia scorticata”.

O miutos deloi oti, favole con una morale di base e l’invidia è il vizio che Basile prende pervicacemente di mira. Una giornata particolare, al di la di tutto quello che se ne può dedurre, fra dietrologie dal sapore elettorale e ce ne sono, ministri assenti per mancati accordi, e anche qui ce ne è per tutti i gusti, per la data a ridosso delle urne. L’immancabile codazzo di personalità politiche legate alla giunta e i membri dell’opposizione, amministratori, dotti medici e sapienti, per dirla alla Bennato.  Oggi, però, Benevento riguadagna un pezzo di sè e questo conta. Domani è un altro giorno e si vedrà.

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