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L’Irpinia e il Sannio in mostra in Giappone con “Energies in the Rural”

L’Irpinia e il Sannio in mostra in Giappone con “Energies in the Rural”

11 Agosto 2023 | by redazione Labtv
L’Irpinia e il Sannio in mostra in Giappone con “Energies in the Rural”
Cultura
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I territori rurali dell’Irpinia e del Sannio protagonisti di una mostra in Giappone grazie al progetto “Energies in the Rural”

L’evento culturale legato all’arte e all’ambiente è stato curato dall’Associazione Culturale Interzona – APS, impegnata in progetti culturali di rigenerazione dei territori rurali attraverso le praticheartistiche legate ai nuovi media in Irpinia e nel Sannio, in collaborazione con il centro di arte pubblica ACAC (Aomori Contemporary Art Centre) di Aomori, nel nord dell’isola di Honshu.

La mostra di arte, legata al suono e ai nuovi media, ha aperto i battenti l’8 luglio nella splendida cornice dell’edificio circolare che ospita nella foresta a nord di Aomori il centro, progettato dal celebre architetto Tadao Ando.

Si tratta di un evento che rappresenta l’approdo conclusivo del progetto triennale di cooperazione transnazionale tra Italia e Giappone “Energies in the Rural”, coprodotto da Interzona e ACAC,che trae linfa dalle trasformazioni che i territori rurali e marginali stanno subendo negli ultimi anni: essi stanno acquisendo un’importanza crescente nel contesto dei processi economici, sociali,politici e culturali planetari, al punto che, da luoghi dell’abbandono e dell’isolamento vengono oggi rivalutati come possibili nuovi modelli in alternativa ai classici grandi centri dell’urbanità.

“Energies in the Rural” intende portare in questi contesti l’arte, le pratiche di ascolto, le tecnoculture che diventano dispositivi critici e analitici rispetto a queste dinamiche di cambiamento eoffrono una prospettiva inattesa alle aree rurali dell’Antropocene.

Si tratta di un tentativo di creare uno spazio sperimentale attraverso l’interazione tra il centro nipponico di arte contemporaneaACAC e Liminaria / Interferenze new arts festival, che ha condotto negli anni programmi di residenza per artisti incentrati sulla sound art nelle aree del sud Italia.

Tale progettualità si focalizzainfatti su specifici territori rurali situati in punti lontani del globo: la regione di Aomori, in Giappone, e le aree del comprensorio di Loreto Aprutino, dell’Alta Irpinia, del Fortore beneventano e della Valle Caudina.

La mostra, è curata da Leandro Pisano, Yukiko Shikata e Aya Murakami e ospiterà contributi di Nicola Di Croce, Daniela d’Arielli, Philip Samartzis, Fernando Godoy, Hideki Umezawa, AsakoFujikura, Shun Owada e Makoto Oshiro. Tra le opere esposte, spiccano “Dodici” dell’artista cileno Fernando Godoy, che ha studiato le tradizioni culinarie e culturali contadine dell’area diMontefalcone di Val Fortore e “Perpetual Motion” del sound artist australiano Philip Samartzis, che con il supporto fotografico di Daniela d’Arielli, ha invece realizzato un lavoro di indagine sulvento e sull’energia nel comprensorio territoriale di San Marco dei Cavoti.

«L’atto conclusivo di “Energies in the Rural”», dichiara il curatore della mostra Leandro Pisano «sarà dunque l’occasione per tirare le fila di un dialogo significativo e complesso tra dueorganizzazioni – e due territori – distanti sia geograficamente che culturalmente, ma accomunati dall’idea che le pratiche artistiche rappresentino degli strumenti cardinali per sondare i processi spesso invisibili di profonda trasformazione a cui sono sottoposti i territori rurali negli ecosistemi della contemporaneità.»

“Energies in the Rural” ha coinvolto negli ultimi tre anni diverse organizzazioni sia pubbliche che indipendenti, tra le quali l’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo, l’azienda agricola e residenza d’arte abruzzese Pollinaria, il Museo Etnografico “Beniamino Tartaglia” di Aquilonia, l’associazione under 35 napoletana Collettivo Zero APS, il festival Marosi di Stromboli e le organizzazioni vesuviane Tramandars, Progetto Fiori e Vesuvio Adventures.

Tra gli eventi realizzati in Italia, particolarmente significativo è stato quello tenuto nell’ambito del progetto “Il suono del tempo” per Procida Capitale della Cultura 2022. Queste preziose connessioni hanno rappresentato un fondamentale valore aggiunto rispetto all’idea di scambio, di confronto e di ricerca sulla quale l’intero progetto si è fondato.

 

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