Lo scorso weekend a Sorrento è andato in scena il Premio Penisola Sorrentina, edizione celebrativa del trentennale del Premio ideato dal poeta Arturo Esposito.
Nel foyer del Teatro Tasso tra anteprime e fotocall si sono avvicendati tanti personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura, che abbiamo poi ritrovato sul palco della serata di gala.
Ma il Premio Penisola Sorrentina al di la dei lustrini e dello charme, si caratterizza anche per il valore sociale e ambientale a cui conferisce grande importanza.
Accanto alle grandi firme del cinema e della televisione, il patron Mario Esposito con il suo staff, ha voluto celebrare anche la sensibilità sociale e ambientale che contraddistingue la kermesse.
Un Premio speciale è stato assegnato alla rubrica TGR Giubileo, mentre un riconoscimento significativo è andato ai ragazzi della parrocchia di San Sebastiano al Vesuvio diretta da padre Enzo Cozzolino per il progetto “Sartiamo”, esempio virtuoso di creatività e inclusione.
Abbiamo sentito e conosciuto storie di persone semplici, come Rosario Ibrahim, che quotidianamente elevano la propria vita mettendola al servizio degli altri, attraverso i propri talenti, le proprie vocazioni, lo strumento potente della gentilezza.
Al centro del Premio restano le persone prima ancora dei personaggi, e in questo contesto radicato nella poesia si colloca anche il rispetto per l’ambiente attraverso le green policy.