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Benevento| Il 2 ottobre la veglia di preghiera alla Madonna delle Grazie

Benevento| Il 2 ottobre la veglia di preghiera alla Madonna delle Grazie

28 Settembre 2016 | by Anna Liguori
Benevento| Il 2 ottobre la veglia di preghiera alla Madonna delle Grazie
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veglia-preghieraBENEVENTO – Quest’anno la veglia di preghiera mariana, presso la Basilica della Maria Santissima delle Grazie in Benevento, per il mese di ottobre, si  terrà sabato 1° ottobre e non il 2 come di consueto (il 2 ottobre è domenica e l’ultima celebrazione della Messa è alle 20.30).
La Veglia inizierà, alle 21.00, e sarà presieduta da monsignor Lupo Palladino responsabile per la Pastorale Familiare della Diocesi di Benevento.
Già da tempo l’appuntamento della veglia mariana del mese di ottobre è dedicato alla Famiglia ed è organizzata in collaborazione tra l’Ufficio della Pastorale Familiare della Diocesi e l’Ordine Francescano Secolare, settore Pastorale Familiare; il titolo della veglia è: “E… danzando, canteranno…” (salmo 86) – Veglia di preghiera per fidanzati che si preparano al matrimonio e per coniugi che vogliono rinnovare le promesse…”
“La veglia di ottobre – si legge nella nota  – è per riaffermare la bellezza della maternità, della paternità, la dignità della donna e dell’uomo.
Siamo tutti invitati a questa veglia mariana, in modo particolare le donne, le madri, affinché sbocci, nei nostri cuori, la verità per il bene comune, per la vita, per la famiglia.
Nei momenti in cui la confusione regna, le coscienze si fanno erronee e si assopiscono, l’unità di un popolo è attentata, i credenti ricorrono con fede alla preghiera.
La preghiera è la vita spirituale di un popolo: ci fa prendere coscienza di quanto accade sotto i nostri occhi e ci spinge a discernere il bene dal male.
La preghiera compie sempre miracoli!
Le donne e gli uomini della preghiera, nel tempo della crisi dell’umano, sono la più grande riserva di speranza e di difesa della vita, riconosciuta e custodita come dono d’amore.
Nella preghiera è il segreto del vero umanesimo, che non esclude Dio dalla storia, che non sfida la creazione, le creature, il Creatore.
Chi prega ha il coraggio di rischiare per poter sconfiggere la paura, l’indifferenza, l’individualismo.
Chi prega ha sempre voglia d’impegnarsi”.

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