La musica non è solo suono, ma relazione, identità, territorio. Con questo spirito il Conservatorio Domenico Cimarosa di Avellino, diretto da Maria Gabriella Della Sala, ha inaugurato la sua Festa della Musica 2025: tre giorni di eventi che coinvolgono Avellino, Atripalda e Ariano Irpino, mettendo al centro il talento degli studenti come risposta concreta alla domanda di cultura e lavoro.
Oggi, venerdì 20 giugno, due appuntamenti principali animano la giornata:
dalle 15 alle 18, nell’aula 41 del Conservatorio, il Festival Cameristico, una maratona musicale che attraversa epoche e stili, da Mozart a Stockhausen, con ensemble di allievi e docenti.
Alle 20.30, nel cortile di Palazzo Caracciolo (sede della Provincia), va in scena La nota avvelenata, drammaturgia di Giacomo Fornari ispirata alla figura di Giulia di Baronia, con la voce recitante di Nicoletta Scognamiglio e musiche tratte dal Requiem di Mozart.
A spiegare la visione dell’iniziativa è Giuliana Franciosa, presidente del Conservatorio: “Il tema ‘Un mondo di mestieri’ racconta bene ciò che vogliamo trasmettere: non solo celebriamo la bellezza della musica, ma la sua concretezza. Qui formiamo professionisti, non illusioni. Il talento viene coltivato per diventare competenza, consapevolezza e futuro.”
La giornata conclusiva, sabato 21 giugno, sarà diffusa su più luoghi e fronti:
alle 17.30, il Castello Normanno di Ariano Irpino ospita quattro progetti musicali: Squarci… Cameristici, Tramonti… d’Ensemble, Fisa Forever e Squilli di Festa.
La chiusura è in chiave contemporanea, alle 21.00, con il concerto del Dipartimento di Musica Elettronica e Sound Design nell’area archeologica di Abellinum ad Atripalda.
Un viaggio sonoro che unisce luoghi, persone e futuro. Fino all’ultima nota. Vera. E condivisa.