Nella comunità di Arpaise, presso la Parrocchia Beata Vergine Maria, San Rocco e San Sebastiano, guidata dal Parroco Don Albert Mwise, sono conclusi i Solenni Festeggiamenti in onore del Santo Patrono San Rocco da Montpellier.
Una festa molto sentita e partecipata ogni anno, tanta la devozione ed il legame per il Santo Protettore e Patrono della nostra piccola comunità di Arpaise, che racchiude nei giorni dei festeggiamenti religiosi e civili, tutta la comunità locale unita agli emigranti, ed a tutti coloro che vi partecipano dai territori limitrofi.
Dal 9 agosto ogni mattina in Chiesa si sono svolte le Lodi e l’Adorazione Eucaristica, in serata la recita del Santo Rosario e la celebrazione della Santa Messa.
Sabato 9 Agosto il Santo Rosario e la Santa Messa è stata celebrata nella Chiesa Madonna delle Grazie nella frazione Casalpreti,
Domenica 10 la Santa Messa al mattino è stata celebrata nella Chiesa di Arpaise, in serata l’Adorazione Eucaristica sotto le stelle si è tenuta presso l’Oasi di Padre Pio,
Venerdì 15 Agosto è stata celebrata la Solennità di Maria Santissima Assunta in Cielo e la ricorrenza del 28° Anniversario della edificazione e realizzazione dell’Oasi e del Monumento di Padre Pio, con il Santo Rosario e la Santa Messa,
Sabato 16 Agosto giorno della Solennità Festa di San Rocco la Santa Messa degli Emigranti,
Domenica 17 Agosto la Celebrazione della Santa Messa e Lunedì 18 Agosto al mattino le Sante Messe sono state celebrate alle ore 9.00 e alle ore 11.00 la Santa Messa Solenne, in serata dalle 18.30 la Solenne Processione della Sacra Immagine di San Rocco, è partita dalla Chiesa e ha percorso le strade del paese, alla presenza oltre che del Parroco Don Albert Mwise, del Diacono Don Giuseppe Rossi, dei Ministranti Giovanni e Giuseppe, Pio, Rocco Russo, del Sindaco di Arpaise Vincenzo Forni Rossi e dell’Amministrazione Comunale, dei Carabinieri di Ceppaloni, dell’Anpas Pubblica Assistenza Le Aquile del Sannio e della numerosissima presenza dei concittadini, degli emigranti, dei bambini della comunità e degli appartenenti all’Associazione Europea Amici di San Rocco di Arpaise, con la mantellina di San Rocco.
Oltre alla festa religiosa, molto partecipata anche la festa civile, in Piazza Matteo Renato Donisi Sabato 16 Agosto alle ore 21.00 la serata è stata allietata con Mary e Gigi, Domenica 17 Agosto con Gilda e Valentino, Lunedì 18 al mattino dalle ore 08.00 la Banda Musicale “Città di Pannarano” ha sfilato per le vie del Paese,
alle ore 21.00 intrattenimento musicale con Americo e Marianna.
Oltre al divertimento e allo stare insieme con balli, liscio, e musiche del momento, nel corso delle tre serate di festeggiamenti, gli stand gastronomici della Parrocchia hanno deliziato i presenti con prodotti tipici del territorio, tra cui pasta all’amatriciana, panini con salsiccia, montanare e bibite per i piccoli, il ricavato andrà per coprire le spese dei lavori di ristrutturazione della Chiesa.
Hanno chiuso i festeggiamenti lo spettacolo di fuochi pirotecnici della Ditta Piromagia di Gaetano Russo, le principali vie del Paese sono state tecnicamente ed artisticamente illuminate dalla Ditta Migliore Fulvio e Fratelli da San Felice a Cancello (CE).
” La festa patronale è sempre una festa di popolo, la festa della comunità di Arpaise, che si ritrova insieme nella gioia e nella preghiera, perché avverte il bisogno di ritrovarsi e di sperimentare l’unità.
Per questo è necessario avere un punto di riferimento che diventa una sorta di forza attrattiva che ci tiene insieme, ci lega l’uno all’altro e ci orienta in un cammino comune. Ecco allora l’importanza di celebrare la festa del santo patrono di Arpaise San Rocco da Montpellier.
Una importanza anche di carattere sociale oltre che di natura spirituale, per stare insieme, ritrovarsi come comunità, sentirsi una sola famiglia riunita dalla Parola di Dio, dalla celebrazione dei sacramenti, dall’esempio dei santi.
La bellezza della nostra festa è lo stare insieme, il ritrovarsi con i concittadini fuori da Arpaise, con gli emigranti che ritornano ogni anno o nel corso dell’anno per stare in famiglia, in comunità, un paese che si rianima, porte e case che si aprono alla vita e al sociale del paese, tra sorrisi e abbracci condivisi col cuore.
Viviamo questa festa patronale nella gioia, ma anche nella consapevolezza di un mondo in continua evoluzione. La festa è sempre la stessa, ma cambia il contesto, le situazioni mutano di anno in anno.
In questi ultimi giorni, le problematiche sociali e gli avvenimenti della storia presentano una dimensione tragica, come le Guerre in Ucraina, la tragedia senza fine in Terra Santa, l’odio tra Israele e Palestina riesploso con violenza e l’orrore della disumanità nella striscia di Gaza, dove tantissimi innocenti, bambini, famiglie, stanno soffrendo e vengono uccisi ingiustamente, avvertiamo tutti un senso di smarrimento e di disagio.
La celebrazione dei festeggiamenti in onore di San Rocco ad Arpaise, che abbiamo vissuto, non è soltanto una ricorrenza tradizionale, ma un invito a comprendere l’attualità del suo messaggio.
La vita ha un senso se Dio non è escluso dalla nostra realtà quotidiana, dalla nostra vita personale, dalle nostre famiglie, dalla trasmissione dei valori, non possiamo fare a meno di Dio.
Dopo aver scoperto Dio, San Rocco si è messo in cammino e ha lasciato ogni cosa, ciò che conta è mantenere forte il legame con l’Assoluto che dà senso ad ogni avvenimento e indica la rotta del nostro cammino e del nostro pellegrinare. Dio è tutto per noi, viviamo tutti seguendo l’esempio di San Rocco.
Siamo in cammino nel tempo giubilare dell’Anno Santo che Papa Francesco, a cui va grata memoria, ha voluto dedicare al delicato e significativo tema della speranza, con il motto Spes non confundit, la speranza non delude (Rm 5,5), e l’invito a farci “pellegrini di speranza”, in viaggio verso Cristo che è la nostra unica salvezza e proprio San Rocco, nella sua vita, fu pellegrino, viandante per le strade d’Europa e dell’Italia, animato da una grande speranza e dalla carità di Cristo.
Preghiamo come Papa Leone XIV, per una pace disarmata e una pace disarmante, umile e perseverante, una pace disarmata che rifiuta le armi, la violenza, la logica dello scontro armato, una pace disarmante capace di togliere le armi anche agli altri, di sciogliere l’odio nei cuori, la violenza genera solo altra violenza invece il coraggio del perdono e del dialogo disarma l’avversario, anche noi, nel nostro piccolo, possiamo e dobbiamo essere artigiani di pace ogni giorno, a partire dalle nostre famiglie, nelle nostre case niente urla, niente litigi aggressivi, ma disarmare l’ira con una parola gentile, spegnere sul nascere i conflitti con il perdono, impegnarci in gesti di pace, aiutare chi è colpito dalle crisi, accogliere chi è forestiero o in difficoltà («ero straniero e mi avete accolto»), educare i giovani alla fraternità e non all’odio, chiediamo a San Rocco di intercedere oggi per la pace nel mondo.
In queste sere, la luce ed il suono dell’orologio posto sul municipio e la campana della Chiesa ha scandito l’ora della festa, l’ora in cui in serata e nelle giornate, la comunità intera si è ritrovata, un paese intero che si è rianimato di giovani, giovanissimi e adulti tutti insieme come una sola famiglia, un paese che ha cambiato volto e dal silenzio è ritornato all’armonia, tutti insieme emigranti e concittadini venerano l’amato patrono San Rocco da Montpellier, un uomo divenuto Santo, che come Pellegrino si è spostato dalla sua terra per compiere la missione, per amare Dio e i fratelli.
Anche noi siamo pellegrini, siamo venuti da diverse parti, andiamo in vacanza e programmiamo le nostre ferie, proprio in vista del giorno della festa, per vivere prima di tutto la preghiera e la devozione al Santo, ma anche per ritrovarci nella bellezza del dialogo, nella condivisione, nella socializzazione, nello stare insieme con concittadini che vivono fuori da Arpaise, ma sono voluti tornare per vivere la festa insieme con noi.
Molte volte nel corso dell’anno, siamo in pochi, viviamo una vita frenetica, siamo presi da impegni, dal correre ogni giorno ma in queste giornate abbiamo avuto modo di fermarci a riflettere sulla bellezza della fede, sulla vita e le relazioni umane che fanno bene al cuore.
Abbiamo pregato in questo tempo di festa per la Pace, per la fine della Guerra, in particolare nel giorno di Festa di San Rocco il 16 Agosto, nella messa per gli emigranti abbiamo pregato per la Pace in Ucraina, Arpaise ha nella sua comunità due donne provenienti dall’Ucraina, che invitati dal Parroco a fare una testimonianza, dall’altare hanno lanciato un toccante messaggio di pace, le signore nel nostro paese sono donne ben integrate nella nostra comunità, persone che accudiscono con cura e amore qualche nostro ammalato, sono venute in Italia qualche anno fa per un lavoro ed una vita migliore, ma i loro cari, la loro famiglia è in guerra, preghiamo per loro affinché possano tornare a casa sani e salvi con l’aiuto di San Rocco.
Un grazie a tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita dei tradizionali e Solenni Festeggiamenti, un grazie al Sindaco e all’Amministrazione Comunale, ai Carabinieri di Ceppaloni, all’Anpas Pubblica Assistenza Le Aquile del Sannio, un grazie per aver portato il Santo a spalla segno di devozione, ai concittadini che con il loro contributo hanno fatto sì che si potesse organizzare anche quest’anno i Festeggiamenti in onore del Santo Patrono, in modo da poter coprire le spese necessarie per la Parrocchia.