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Avellino| Boccia (Confindustria): governo faccia in fretta per il Sud

Avellino| Boccia (Confindustria): governo faccia in fretta per il Sud

23 Settembre 2016 | by Marco Grasso
Avellino| Boccia (Confindustria): governo faccia in fretta per il Sud
Economia
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Avellino – “Parte dall’Irpinia un grande messaggio. Il Mezzogiorno può ripartire, può reagire, diventando un laboratorio industriale di attrattività degli investimenti. L’Irpinia può giocare una parte fondamentale, la Campania, in particolare, può fare una grande operazione e può diventare una delle più grandi regioni industriali del Mezzogiorno”. Ad affermarlo è Vincenzo Boccia, presidente nazionale di Confindustria, in Irpinia per l’assemblea annuale dell’associazione avellinese degli imprenditori. “Il Governo – prosegue Boccia – deve dare esecutività ai patti per il Sud che si stanno firmando in queste settimane con le Regioni. Occorre fare quanto prima, perché la questione del tempo è la più importante per ridare competitività al Mezzogiorno”. A proposito di disoccupazione e di imprese che chiudono, il presidente di Confindustria dice: “Dobbiamo puntare sulla crescita, con una politica economica che guardi alle aziende in particolare perché abbiamo potenzialità rilevanti. Non dimentichiamo che siamo il secondo Paese industriale d’Europa”. Innovazione e ricerca, come affermato anche dal presidente degli imprenditori irpini, Sabino Basso, sono due pilastri fondamentali. “Quanto dice il presidente Basso è condiviso da noi ed è totalmente in linea con la politica nazionale che stiamo cercando di portare all’attenzione del Governo anche in occasione della legge di stabilità”. “Dobbiamo – prosegue – lavorare all’interno dei cancelli delle fabbriche ed all’esterno. All’interno dobbiamo essere eccellenti in ogni funzione aziendale, cavalcare la quarta rivoluzione industriale e intercettare tutte le occasioni di finanza. Questo è un mondo pieno di liquidità, sta alle imprese intercettarle. “Il destino del Paese – sottolinea Boccia – è collegato al destino delle imprese e il destino delle imprese è collegato a quello del Paese. Siamo consapevoli che da soli possiamo fare tanto, ma questa volta da soli non ce la faremo, abbiamo bisogno di una politica forte”.

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