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Investimenti, Coldiretti Campania: arriva lo sblocco della misura 4.1.1

Investimenti, Coldiretti Campania: arriva lo sblocco della misura 4.1.1

2 Agosto 2019 | by Anna Liguori
Investimenti, Coldiretti Campania: arriva lo sblocco della misura 4.1.1
Economia
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Dalla Regione Campania arriva lo sblocco della misura 4.1.1 sugli investimenti produttivi nelle aziende agricole. Lo comunica la Coldiretti Campania, commentando positivamente l’annuncio del consigliere all’Agricoltura Nicola Caputo, che ha anticipato l’imminente pubblicazione della graduatoria di una misura di intervento molto attesa del PSR 2014/2020. La misura 4.1.1 consente agli agricoltori di effettuare investimenti materiali e immateriali per migliorare la redditività e la competitività sul mercato, favorendo la diversificazione produttiva e rimuovendo gli elementi di debolezza. Il finanziamento ammette spese per costruzione o miglioramento di beni immobili, acquisto di nuovi macchinari, attrezzature, programmi informatici, brevetti, licenze e per le spese generali di gestione.

 

“Salutiamo con soddisfazione l’annuncio di Caputo – commenta Gennarino Masiello, presidente di Coldiretti Campania – al quale va il plauso per l’accelerazione che ha saputo imprimere alle procedure e al funzionamento della macchina amministrativa dell’Assessorato all’Agricoltura. Si tratta di una misura consistente, su cui sono stati presentati da quasi un anno oltre 1.800 progetti. A seconda del tipo di investimento richiesto, i finanziamenti a fondo perduto variano dal 50 fino al 90%. Se consideriamo che stiamo parlando di investimenti produttivi, ovvero che migliorano le performance delle imprese agricole, si comprende bene il valore che ha questa misura contiene. Proprio ieri il rapporto Svimez ha confermato che l’agricoltura in Campania è uno dei pochi settori con il segno positivo, con una crescita dell’1,1% nel 2018. Ciò significa che ogni euro investito in agricoltura produce crescita per l’economia, occupazione, salvaguardia del territorio, benessere per i cittadini grazie alla produzione di cibo di qualità”.

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