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Co.Mark, cresce l’industria calzaturiera campana: +21,7% nel I semestre

Co.Mark, cresce l’industria calzaturiera campana: +21,7% nel I semestre

13 Ottobre 2022 | by redazione
Co.Mark, cresce l’industria calzaturiera campana: +21,7% nel I semestre
Economia
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Riparte l’industria calzaturiera italiana nel primo semestre dell’anno, facendo registrare un aumento del fatturato pari al +14,5%: settore in cui spiccano le performance ottenute dalle esportazioni campane che ottengono un aumento del +21,7%.

I dati, riportati nell’ultima recensione del Centro Studi di Confindustria Moda realizzata per Assocalzaturifici, evidenziano alcune criticità: le aziende dovranno infatti fronteggiare le incognite legate all’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia.

Le prime opinioni degli esperti sulla recensione di Confindustria delineano tuttavia un quadro ottimistico per il futuro, sorretto dai volumi di shopping online dei turisti stranieri: nonostante le difficoltà di approvvigionamento delle materie prime, continua l’aumento delle vendite con un buon +24% rispetto al primo semestre del 2019. Una conferma di quanto gli strumenti digitali possano costituire una leva commerciale importante per ottenere risultati di business soddisfacenti nel breve e medio periodo.

Opinione confermata anche dagli analisti di Co.Mark, azienda specializzata in servizi di Temporary Management e digital marketing per le pmi, che nelle loro recensioni hanno spesso ribadito gli aspetti che concorrono in modo determinante al successo dell’export Made in Italy.

Dai commenti dell’azienda è chiara, infatti, la necessità per le imprese campane di dotarsi di strategie full funnel, che permettano di intercettare i consumatori esteri e accompagnarli in un percorso che valorizzi i prodotti del territorio. Un orientamento ribadito anche da Confindustria, che da sempre sostiene le opinioni a favore di un industria 4.0: l’introduzione delle tecnologie digitali nei processi produttivi permette, infatti, di aumentare la qualità dei prodotti e dei servizi offerti e di ottenere migliori recensioni da parte dei consumatori internazionali.

Dai commenti alla nota congiunturale di Assocalzaturifici emerge inoltre una panoramica generale sullo stato attuale dell’industria calzaturiera, settore in cui si è registrato un forte aumento occupazionale.

Le opinioni dell’Istituto evidenziano il saldo positivo raggiunto a fine giugno, pari al +1,5% rispetto allo scorso anno. Un dato che, stando ai commenti degli esperti, si giustifica con il ridimensionamento degli ammortizzatori sociali: diminuiscono infatti del 76,3% le ore di cassa integrazione autorizzate in Campania.

Trend positivi trainati dai principali partner commerciali delle imprese campane, che continuano a mostrare il proprio interesse verso il Made in Italy della Regione.

Le prime 5 destinazioni dell’export campano

Secondo quanto riportato dai commenti dell’Ufficio di Presidenza di Assocalzaturifici si riscontra una grande soddisfazione dei clienti stranieri provenienti dai mercati nordamericani e dai principali paesi UE.

Dall’analisi dei dati sono infatti chiare le principali destinazioni delle merci campane: la Francia è tra i principali competitor dell’Italia nei mercati internazionali, gli USA ottengono un +111%, seguiti da Regno Unito (+373%), Germania (+47%) e Russia (+28,4%).

Il consolidamento del reparto calzaturiero trasforma la Regione in una vera a propria locomotiva per lo sviluppo dell’economia di tutto il Paese: opinione che trova conferma anche in un recente commento del Ministero degli Affari Esteri, in cui si evidenzia la ricchezza e il potenziale del territorio campano.

Potenzialità riconosciuta anche dalle recensioni di Comark: l’azienda si è espressa più volte a favore dell’approccio tecnologico della Campania e dei finanziamenti agevolati a vantaggio delle imprese del territorio. Offrire degli strumenti che possano risolvere le problematiche gestionali e organizzative, aggiunge l’azienda, è infatti una delle strade da percorrere per rafforzare la struttura delle imprese locali e consolidare la propria presenza all’interno dei principali mercati stranieri.

L’export della Regione e il conseguente aumento dei posti di lavoro sono elementi che fanno ben sperare per il futuro: sarà compito degli imprenditori locali ora saper cogliere le nuove opportunità presenti nei mercati internazionali per consolidare gli attuali volumi di vendite all’estero.

 

 

 

 

 

 

 

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