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Cervinara, Tangredi duro con Casale: «Riveda le proprie posizioni»

Cervinara, Tangredi duro con Casale: «Riveda le proprie posizioni»

2 Aprile 2016 | by redazione Labtv
Cervinara, Tangredi duro con Casale: «Riveda le proprie posizioni»
Politica
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Rapporti incrinati a quanto sembra tra il sindaco di Cervinara, Filuccio Tangredi e il presidente del consiglio comunale, Pellegrino Casale. Oggetto della discordia sembra l’ultimo consiglio comunale convocato ed andato deserto, ma non solo. La vicenda parte da lontano. Ma il primo cittadino, tramite un comunicato stampa, dice la sua.

«Le ultime affermazioni del presidente del Consiglio comunale hanno lasciato non solo il sottoscritto ed il gruppo di maggioranza ma l’intera comunità di Cervinara totalmente sconcertati per la inaudita violenza sottesa alle stesse, che mal si concilia con la pur professata stima per le istituzioni.

Da un uomo delle Istituzioni – continua -, quale si definisce il presidente del consiglio, e di questo non si dubita, ci si aspetta un sussulto di responsabilità che, ad oggi, dopo le vicende delle ultime settimane,non è più rinviabile: fare chiarezza sulla propria posizione politica-amministrativa, ovvero dire se si riconosce o meno nell’azione di una maggioranza, guidata dal sottoscritto, dalla quale è stato eletto e con la quale egli ha condiviso un percorso programmatico .

Si sollecita questo gesto di chiarezza sapendo che la dignità ed il prestigio delle istituzioni che si rappresentano non possono essere piegate alla logica farneticante del singolo.

Nonostante il sottoscritto abbia più volte sorvolato su varie questioni e cercato in qualunque modo di recuperare un discorso politico unitario, sempre per il bene della comunità,si ritrova al centro di un attacco di una ferocia inusitata che non ha alcuna giustificazione.

Non si comprende – incalza Tangredi – perché il Presidente Casale, che sicuramente conosce lo Statuto del comune di Cervinara abbia convocato gli ultimi consigli comunali senza concordarli con il Sindaco né con il gruppo. Lo Statuto comunale recita che il presidente convoca il consiglio sentito il Sindaco; quel “sentito” indica la necessità di concordare con il Sindaco la convocazione proprio per non incorrere in gravi inadempienze che, in ogni caso il sottoscritto non ha contestato, ed anche per evitare quelli che egli stesso lamenta come sgarbi istituzionali.

Per quanto attiene al consiglio comunale sulla sicurezza, i fatti hanno dimostrato che vi era in animo del presidente la volontà di creare difficoltà alla maggioranza che lo ha eletto, condividendo un consiglio con l’opposizione ed arrogandosi il diritto di interfacciarsi con altri sindaci come se lo scrivente fosse morto.

In data 24 Marzo, poi, protocollo 2835 del 15/03/2016, scrive “essendomi pervenuta richiesta di convocazione di un consiglio comunale da parte della minoranza intendo convocare lo stesso per il giorno 24/03/2016 alle ore 17.30, se per tale data lei ha impegni istituzionali posso anticipare o posticipare la convocazione”. A questa lettera il Sindaco rispondeva con protocollo 2410 del 16/03/2016, che gli argomenti indicati dal gruppo di minoranza non erano di competenza del consiglio comunale, ma semmai potevano essere trattati in uno successivo, in sede di interrogazioni. Ciò nonostante il Presidente convocava ad insaputa del sottoscritto il consiglio, che andava deserto così come unanimemente deciso dal gruppo di maggioranza in una riunione , tenutasi la sera precedente, alla quale ha partecipato lo stesso Presidente. Si badi che la mancata partecipazione dei consiglieri di maggioranza, così come comunicato dal capogruppo, era dovuta solo al fatto che l’argomento posto all’ordine del giorno non era di competenza del consiglio comunale, essendo peraltro prematuro discuterne visto l’evolversi della situazione sul piano provinciale. Senonchè il Presidente, dimentico di tutto ciò, a margine del consiglio comunale si è lasciato andare in una intervista a dir poco convulsa. Non è dato – aggiunge – sapere perché, in quella occasione, il Presidente Casale, invece di attaccare il gruppo di maggioranza, non abbia rilevato che la minoranza, pur avendo chiesto la convocazione del consiglio, sia rimasta per metà assente. Per quanto attiene poi ai problemi della comunità, si ha la consapevolezza che i cittadini di Cervinara, nonostante le notorie difficoltà economiche che vivono i comuni, hanno apprezzato lo sforzo che l’Amministrazione guidata dal sottoscritto sta facendo nell’affrontare e risolvere con sollecitudine le questioni esistenti nei vari settori. La rapida installazione delle telecamere ne è un esempio lampante.

Si ha la certezza – chiude – che già dalle prossime ore il Presidente del Consiglio, cogliendo quel sussulto di responsabilità tanto auspicato, saprà rivedere la propria posizione, proprio per il rispetto elle istituzioni dallo stesso tante volte evocato».

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