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Troppo rumore per un ministro

Troppo rumore per un ministro

30 Aprile 2016 | by Enzo Colarusso
Troppo rumore per un ministro
Politica
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Ci scuserà Shakespeare se ci permettiamo di storpiare una sua opera che forse è troppa roba per articolare il tenore di questo pezzo. Accade che un ministro della Repubblica, come altri in passato, arrivi in città con gran preludio di comunicati e di inviti a raccontare l’evento. Accade anche che si resti in attesa del ministro molto più del canonico tempo tollerato e accade anche che questi, non per colpa sua, sia introdotta nel luogo deputato da una porticina laterale, in barba al resto del mondo che sta da un’altra parte ad aspettare. Fuor di metafora: l’organizzazione che accompagna il ministro Boschi decide per tutti e priva la stampa della prammatica intervista che per qualcuno potrebbe anche sembrare inutile ma che in realtà rappresenta parte integrante del nostro lavoro. Lavoro che oggi non ci è stato permesso di svolgere in pieno come sappiamo e possiamo fare. Questurini romani, poi, arroganti e supponenti, fanno il resto e si arrogano il diritto, anche in modo sgarbato, di relegare chi fa in sostanza il proprio lavoro in una condizione di palese minorità. Tutto questo è inaccettabile. Il PD locale dovrebbe ben conoscere le regole del gioco e invece dimostra impotenza difronte alla tracotanza di coloro che probabilmente pensano di poter fare il bello e il cattivo tempo in una città piccola. E’ lecito chiedersi come sarebbe andata a Milano o a Napoli per non parlare di Roma ma la risposta è lapalissiana. Brutta pagina di cui è bene fare ammenda.

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