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Benevento| Piu Europa, elenchi sensibili 5Stelle, infuriano le polemiche

Benevento| Piu Europa, elenchi sensibili 5Stelle, infuriano le polemiche

4 Novembre 2016 | by Enzo Colarusso
Benevento| Piu Europa, elenchi sensibili 5Stelle, infuriano le polemiche
Politica
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Si inasprisce ed invelenisce il cima attorno alle nomine del Piu Europa. Ieri la conferenza stampa del Movimento 5 Stelle, tetragona su tutto quello che sta attraversando il presente politico del Movimento, ma incentrata e molto sulla polemica della consulenza Piu Europa affidata al fratello di uno dei maggiori attivisti del meetup grillino. Una faccenda che si sta incattivendo al punto tale che il duopolio Sguera- Farese fornisce dati sensibili dei mandati di pagamenti per gli incentivi ai dipendenti comunali che un sito di informazione, SannioPage, si premura di pubblicare in forma integrale. Teresa Ferragamo, nel suo pezzo, spiega le ragioni che l’hanno indotta a pubblicare il materiale grillino senza censura di sorta ma è a questo punto che scoppia il putiferio. Gabriele Corona attacca a testa bassa definendo “squallida vendetta” la controffensiva del Movimento 5 Stelle. ” Con la conferenza stampa di ieri il Movimento 5 Stelle di Benevento ha certificato da una parte la sua voluta insipienza come gruppo di opposizione e dall’altra la naturale propensione per lo sciacallaggio nei confronti di chi li critica, il giudizio tranciante di Altrabenevento che poi liquida come sterile l’azione pentastellata evitando di spiegare  “quale malaffare vorrebbero dimostrare al punto da rendere necessaria la pubblicazione di documenti che contengono anche gli estremi dei conti correnti bancari dei destinatari dei pagamenti”. Durissimo anche il consigliere democratico Fausto Pepe secondo il quale “la fuoriuscita di informazioni sensibili, pubblicata da un sito web è un fatto gravissimo che getta discredito sul Consiglio e sui consiglieri comunali. “Ribadisco ancora una volta che anzitutto prima di intervenire bisogna informarsi: parliamo di risorse economiche interamente comunitarie e pertanto non gravanti sul bilancio del comune. I consiglieri pentastellati, e l’intero movimento”, conclude Pepe,  “devono prendere le distanze da quanto accaduto nel rispetto degli obblighi di riservatezza che ogni consigliere comunale ha nelle prerogative di cui gode in qualità amministratore locale”.

 

 

 

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