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Roma| Assemblea Nazionale PD, Renzi fa quadrato

Roma| Assemblea Nazionale PD, Renzi fa quadrato

18 Dicembre 2016 | by Enzo Colarusso
Roma| Assemblea Nazionale PD, Renzi fa quadrato
Politica
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Prima riunione dell’assemblea nazionale del Pd dopo l’esito del voto referenadario, le dimissioni di Renzi e la nascita del governo Gentiloni. Matteo Renzi torna sul palco e, dopo essere stato accolto da una standing ovation, pur ammettendo la sconfitta, rivendica quanto fatto dal suo governo. Renzi rimanda lo scontro congressuale e sulla legge elettorale rilancia il Mattarellum. “Non abbiamo perso, abbiamo straperso” ammette l’ex premier, “e chi fa giri pindarici per dire che abbiamo preso un sacco di voti dice la verità, ma non dice che il 41% è una sconfitta netta.img-20161218-wa0002

“Abbiamo perso il referendum”, prosegue Renzi, ma era giusto provarci, è stato giusto prenderne atto, ora è giusto rimettersi in cammino non come singoli ma come comunità. E io per primo devo assumendomi la responsabilità di dire che c’è più bisogno di noi che di io”. Il mio errore è stato non aver capito che il valore del referendum era nella politicizzazione, non nella la personalizzazione. Ma allora il 41% è il partito piu’ forte che c’è in Italia e l’unica speranza”. Argomento congresso. Renzi fa capire che quella assise non subirà rinvii e che non sarà una resa dei conti ma Gianni Cuperlo già parla dell’urgenza di una guida diversa del PD, ormai l’appoggio al referendum è una pio ricoirdo. Voto e legge elettorale. Nel primo caso il segretario nazionale fa capire che i tempi per le urne non sono poi così a breve scadenza. “In questo momento”, dice, “chi ha paura di votare sono gli altri. Perché per loro va benissimo agitare la bandierina del 59% ma se li metti in una competizione elettorale come partito non possono più lamentarsi, devono iniziare a dire cosa pensano. Dicono che si deve andare a votare ma ne hanno una paura matta”. Sulla legge elettorale Renzi ripropone il mattarellum incassando il sostegno di Guglielmo Epifani e quindi della sinistra piddina che però invita a pensare ad una legge che cambi le norme sui voucher. Chi invece si mostra perplesso è Andrea Orlando secondo il quale “il dubbio è la divisione tra “chi si porta sulle spalle la difesa del sistema e chi vive di contestazione del sistema: tutti si assumano un pezzo di responsabilità”.

 

Foto gentilmente messe a disposizione dalla Federazione del Partito Democratico del Sannio

 

 

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