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Benevento| Via la Ingaldi ma manca l’ufficialità

Benevento| Via la Ingaldi ma manca l’ufficialità

25 Marzo 2017 | by Enzo Colarusso
Benevento| Via la Ingaldi ma manca l’ufficialità
Politica
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La mannaia avrebbe agito in modo quasi automatico ma non c’erano soverchie difficoltà a pensarlo. Parliamo del caso Ingaldi e della ancora presunta revoca che il l sindaco di Benevento Mastella avrebbe attuato nei confronti di uno dei suoi assessori più in vista. Il condizionale è d’obbligo perchè al di la delle notizie apparsi sui media non c’è ancora traccia ufficiale di un provvedimento del genere. Lo stesso presunto ex assessore, nel momento in cui scriviamo, non ha ricevuto comunicazioni circa un suo esautoramento dalla giunta.Amina Ingaldi

E tuttavia, al di la del modus operandi che largheggia alle nostre latitudini ma che rientra in una consuetudine tutto sommato accettata di normalità, la decisione di estromettere la Ingaldi è nelle more di un rapporto incontrovertibilmente compromesso. Dando quindi per imminente l’ufficialità non si può che sottolineare come questo sia soltanto l’ultimo di un crescendo rossiniano di insoddisfazione nei confronti della linea politica e morale dell’Amministrazione Mastella: ed anche il segnale di un fallimento politico. Mastella intende la sua missione in modo assolutamente autoreferenziale, in linea con l’humus nel quale si pasce la città che amministra. Ai suoi collaboratori impone la sua linea che spesso non è dato sapere quale sia ma che non ammette deroghe. A queste condizioni c’è chi comprende e si adegua e chi invece tenta strade alternative a proprio totale rischio e pericolo. Ora il sindaco vestirà i panni del censore. Riunirà i capigruppo e impartirà degli ultimatum il cui indirizzo è quello del rientro tra i ranghi.mastella

Non saranno più tollerate fughe in avanti altrimenti salta tutto e si torna a casa. Ma casa non si torna, almeno fino alle prossime elezioni: poi accada quel che accada. Intanto dovrà trovare il sostituto della Ingaldi, che con se si porta anche a casa i suoi 500 voti che non è roba da poco. Da quel che si percepisce potrebbe pescare nel mondo della scuola, un assessore tecnico “sanza infamia e sanza lodo” ma sono supposizioni ancora avvolte nelle nebbie di un provvedimento che dopo l’intervista a noi rilasciata nella giornata di ieri da Amina Ingaldi appare inevitabile.

 

 

 

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