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Benevento| Mastella-Mazzoni…e la città resta a guardare

Benevento| Mastella-Mazzoni…e la città resta a guardare

10 Giugno 2017 | by Enzo Colarusso
Benevento| Mastella-Mazzoni…e la città resta a guardare
Politica
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E così anche Erminia Mazzoni saluta e se ne va. Dimissioni o esautoramento non fa poi tanta differenza il risultato è che l’elemento estraneo, più di tutti estraneo, alla fenomenologia del mastellismo esce di scena e va per altri lidi. Incontro alla possibilità di una candidatura quando sarà? Possibile. Casini, col quale i rapporti non si sono mai interrotti, nonostante le cose della vita spesso portino per altre direzioni, le avrebbe offerto la potenzialità di tornare a Roma e non si tratta di parva materia. Il sindaco, in vista di una lunga campagna elettorale, non poteva permettere che il suo vice potesse condurre la sua personale competizione da posizioni oggettivamente privilegiate ed ecco che la silura paventando “intervenute divergenze e insuperabili dissonanze sul procedere dell’azione amministrativa”. Che, detto tra noi, interessa poco ad entrambi, l’azione amministrativa, si intenda. Sussurri riferiscono che la Mazzoni si sarebbe dimessa accusando l’altro di dispotismo ma Mastella è da quarant’anni che fa Mastella e non diventa dispotico soltanto ora…Cercando di dare una spiegazione a questa ennesima convulsione politica potremmo analizzare qualche aspetto. Clemente ha da perseguire lo scopo di piazzare uno dei suoi rampolli su qualche scranno parlamentare e per fare questo ha bisogno di campo libero e di rinforzare le sponde. Appare ovvio che non può essere tollerata una competizione interna con chi ha le stesse intenzioni. Il sindaco vuole essere l’unico e solo a destreggiarsi dimentico, forse, che lui è li per fare il sindaco e non lo stratega politico senza partito. Mescolando ambizioni di revanscismo politico con l’amministrazione di una città, di cui ha decretato il dissesto, finisce per creare un clima di confusione del quale l’unica vittima è la res pubblica. Il rischio è altissimo. Ora cosa accadrà? Potrebbe accadere che si rafforzerà l’asse con Forza Italia creando le condizioni per un più stretto collegamento con Nunzia De Girolamo. Il sindaco terrà per se gli interim delle deleghe che furono di Erminia in attesa di capire come agire. I nomi che girano sono secondari rispetto alla gravità del momento. Che sia Pasquariello o Russi o Ambrosone a fare da vice o che rientri Giorgione, anche questo è possibile, dopo un anno di purgatorio, è davvero marginale. E’ la questione della credibilità di un progetto amministrativo mai avviato, il culto della personalità di un uomo che decide “inaudita altera parte”, l’evanescenza di una ratio che sappia di cultura amministrativa il vero nodo insolubile. E non è dato prevedere che le cose cambino.

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