Lunedi, probabilmente, l’ultimo consiglio comunale prima del rompete le righe in vista delle ferie. Ma non sarà un consesso da festa scolastica, tutt’altro. Sul tappeto, dulcis in fundo, l’Amministrazione ha gettato uno dei temi più caldi in assoluto, la mensa scolastica, per cui tanto reo tempo si volse e che in un primo tempo Mastella aveva regolato come questione offline e che invece adesso torna prepotentemente alla ribalta. Il sindaco comprende che la vexata quaestio della mensa potrebbe trasformarsi in un boomerang in termini di consensi e decide di riprendere in mano la situazione ponendo però la condizione della obbligatorietà del costo per coloro che decideranno di aderire al servizio, fatte salve le riduzioni in base al reddito. In sintesi, chi opterà per il pasto sappia che se lo dovrà pagare e che non sarà possibile portare cibo da casa o da altra provenienza che non sia quella stabilita dall’appalto al massimo ribasso la cui gara si terrà in un secondo momento. L’argomento infiamma la polemica politica tra maggioranza ed opposizione. Il Pd e i suoi derivati accusano i mastelliani di avere agito “manu militari” approvando a colpi di maggioranza il regolamento. Italo Di Dio.
La replica della maggioranza affidata a Gino De Nigris che ricorda come il vero dibattito sia quello di lunedi in aula