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Benevento| Daspo a Franzese, le opposizioni chiedono le dimissioni

Benevento| Daspo a Franzese, le opposizioni chiedono le dimissioni

4 Novembre 2017 | by Enzo Colarusso
Benevento| Daspo a Franzese, le opposizioni chiedono le dimissioni
Politica
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Il daspo che è toccato in sorte al consigliere Franzese in conseguenza dei fatti successi prima della partita tra Benevento e Lazio. Se la maggioranza finora tace, sindaco Mastella in primis, è l’opposizione che non con grande tempestività fa sentire la propria voce.

Per la parte democratica la prudenza è la barra a dritta.

“Il nostro compito è di occuparci delle vicende amministrative e non è nostra abitudine strumentalizzare queste circostanze, che riguardano questioni personali e che, almeno dal punto di vista giuridico, non sono ancora definitive. Non vi è’ dubbio che si tratta di episodi

gravissimi, soprattutto per la dinamica descritta nel provvedimento, ma e’ opportuno che la giustizia faccia il suo corso e nelle prossime ore verrà decisa l’eventuale convalida del DASPO. Qualora accadesse ciò, riteniamo che appartenga alla coscienza di ognuno fare le valutazioni più opportune riguardo alla propria grave condotta. Soprattutto nel rispetto​ dell’istituzione di cui si è rappresentanti. ” Prima ancora c’era stata la presa di posizione del Movimento 5 Stelle. Per il meetup grillino “nel caso in cui nelle prossime settimane non dovessero emergere novità di rilievo e il Consigliere non riuscisse a dimostrare in maniera inequivocabile la sua estraneità ai fatti, riteniamo, a prescindere dalla normativa che non prevede incompatibilità fra carica di consigliere e DASPO che sarebbe doveroso da parte di Franzese rassegnare le proprie dimissioni. Non riteniamo, infatti, moralmente accettabile la permanenza nel massimo consesso cittadino di chi ha «preso parte attiva ad episodi di violenza su persone o cose in occasione o a causa di manifestazioni sportive» o ha «incitato, inneggiato o indotto alla violenza». Il Movimento però supera il mero caso contingente.

Farese, Sguera e il Meetup pongono la questione politica. “La maggioranza che regge le sorti della città non è divenuta “classe dirigente”. A Mastella la responsabilità di aver tentato la sorte con un’eterogenea sommatoria di storie personali che, ad un anno e mezzo dall’elezione, non sono divenute una “squadra” né, a quanto pare, hanno metabolizzato i doveri connessi alla importante funzione pubblica esercitata.  I grillini pongono tre domande alla maggioranza. La prima è se aveva senso nominare alla presidenza della Commissione Attività Produttive un consigliere che è un operatore del settore con il rischio di possibili conflitti di interesse. Quanto hanno inciso i “valzer” del consigliere sul buon funzionamento della Commissione e se le recenti esternazioni, come sempre di pancia, del Sindaco sugli eccessi della “movida selvaggia” e i danni alla città e ai residenti non sono un implicito atto di accusa nei confronti di una Commissione e di chi la presiede che avrebbe dovuto farsi carico ben prima, con soluzioni concrete, del problema.

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