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Avellino| Pd, i circoli convocano gli Stati Generali

Avellino| Pd, i circoli convocano gli Stati Generali

5 Aprile 2018 | by Alessandro Calabrese
Avellino| Pd, i circoli convocano gli Stati Generali
Politica
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I circoli del Pd autoconvocano la prima riunione degli Stati Generali. L’appuntamento è fissato per domani nella sede provinciale del partito, in via Tagliamento. “Una autoconvocazione – si legge nella nota firmata da Raffaele Grasso e Alfredo Galdieri, segretari dei circoli Pd di Ariano Irpino e Montoro – che nasce da un forte senso di responsabilità da parte dei circoli territoriali, i quali, considerata la pesante sconfitta elettorale, perlopiù dovuta al fallimento di un partito statico e avvertito come lontano dalle gente, chiedono di interrompere la linea dello scontro e dell’immobilismo, avvertendo la necessità di immaginare, attraverso il dialogo e la sintesi, una nuova forma-partito capace di fare proprio il cambiamento socio-economico che sta investendo il Paese Italia e, in special modo, la nostra terra di Irpinia”.
“C’è la necessità – continuano i promotori – di ritornare alla rigorosità politica legata alle nostre connotazioni di centrosinistra, c’è la
necessità di riformare e non di rottamare, ma partendo dal basso, dalle esigenze che il cittadino sente nella quotidianità ma, soprattutto, c’è la necessità di tornare senza ipocrisia e con vera responsabilità alla democrazia rappresentativa. Il congresso sta diventando per l’ennesima volta una questione di posizionamenti numerici e non di contenuti è arrivato il momento di sederci e  discutere nei luoghi preposti e, tutti insieme, pensare a percorsi di rinnovamento. Speriamo che quello domani sia un momento di vera partecipazione e al quale prenderanno parte il maggior numero dei circoli irpini, così da mettere le basi per una fase di politica concreta e non della politica delle stanze socchiuse o dei nomi calati dall’alto. Non si può più attendere, ci sono sfide sempre più
strategiche e c’è necessità reale di rinnovamento e innovazione e non mero scambio di sedie con finti nuovi. C’è bisogno di punti di riferimento che siano degni di essere tali e dove non ci sia la mera azione dell’arrivista di turno.”

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