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Benevento| Governo, pragmatismo decariano. “PD eviti aventinismi e risponda compatto al M5S”

Benevento| Governo, pragmatismo decariano. “PD eviti aventinismi e risponda compatto al M5S”

28 Aprile 2018 | by Enzo Colarusso
Benevento| Governo, pragmatismo decariano. “PD eviti aventinismi e risponda compatto al M5S”
Politica
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I nuovi scenari del mandato esplorativo del presidente incaricato Roberto Fico scuotono la politica italiana. Certezze granitiche sembrano cedere il passo ad incertezze piene di interrogativi e il riferimento va ad un possibile governo PD-M5S che potrebbe mettere fine alla fase di impasse nata subito dopo l’esito delle urne il 4 marzo. Spazio e tempo alla Direzione Nazionale democratica per decidere se accogliere la proposta pentastellata oppure rimandarla al mittente. Nel frattempo inizia il valzer dei commenti e delle interpretazioni. Secondo Umberto Del Basso De Caro è necessario agire a carte scoperte, in estrema linearità di azione. “L’incarico affidato al presidente della Camera ha natura esplorativa e un perimetro d’azione molto delimitato”, dice De Caro. 
“Il principio cui si ispira Mattarella, prosegue Umberto, è quello di capire se esistano margini per verificare la sussistenza delle condizioni per formare una maggioranza tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico, non ha aggiunto altre ipotesi. Mi pare giusto andare a scoprire le carte al Movimento 5 Stelle. Sedersi e ragionare al di là dell’esito del ragionamento che è un’altra cosa. Io distinguerei le due fasi: c’è una prima fase nella quale il partito è chiamato a decidere se sedersi a un tavolo con il Movimento 5 Stelle e valutare, dopodiché ci sono problemi programmatici e politici che ci hanno lungamente diviso in questi anni che non so se si riescano a mettere da parte in pochi giorni, ma è un tentativo che non può non farsi. Non possiamo assumerci la responsabilità di dire noi non ci sediamo nemmeno. La posizione aventiniana sotto questo profilo non è appagante, – ha spiegato – dobbiamo assumere una posizione di responsabilità. Poi sarà oggetto di una valutazione da parte della direzione nazionale e io credo che su questo il partito non debba dividersi, ma essere unito nel dire un bel sì o un grande no. Unito in entrambi i casi dopo un dibattito che deve essere privo di pregiudizi, che capisco ci sono tutti perché il comportamento che il M5S ha avuto nei nostri confronti nei 5 anni alle nostre spalle è inqualificabile però la politica ci obbliga anche a guardare avanti. Sbaglieremmo se liquidassimo la questione ricordando il passato che non può essere di pregiudizio e di ostacolo al domani. Abbiamo il dovere di ragionare, poi il ragionamento può portare anche ad una verifica dell’impossibilità di formare un governo con i pentastellati, opzione che reputo tutt’altro che peregrina e lontana”.
De Caro prova a disegnare uno scenario possibile nel caso dalla Direzione del PD non dovesse sortire la decisione di aderire alla proposta grillina. “Se il Pd, nella prossima direzione nazionale, conferma l’intento di restare all’opposizione penso che alla fine si farà un governo Lega- M5S, tenendo fuori Berlusconi con qualche motivazione che troveranno, la politica è capace di questo e di altre invenzioni, ma credo si riprenderà il vecchio giro. Per quanto riguarda invece il governo del presidente – ha continuato il Sottosegretario sannita – mi sembra un’ipotesi che viene esclusa dai più perché se poi non viene sostenuto dalla Lega e dai 5 Stelle chi lo vota? Le elezioni anticipate poi sono sempre sullo sfondo. Certo se si dovesse verificare l’impotenza dei partiti che hanno vinto le elezioni, o che dichiarano di aver vinto le elezioni, qualcosa bisognerà pur fare”.
Sguardo poi al congresso nazionale del PD: “Martina è il reggente e penso e spero che l’assemblea Nazionale lo confermi nel ruolo di segretario e non più solo di reggente. Naturalmente – ha concluso De Caro – c’è un problema relativo al congresso, è un tema che non si può eludere, ci sarà un tempo, sarà di sei mesi o sarà di un anno, ma è evidente che una verifica andrà fatta. Mi pare però che Martina si stia comportando con grande equilibrio”.

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