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Benevento| Mastella tra Santamaria ed elezioni: “ritorno alle urne a marzo”.

Benevento| Mastella tra Santamaria ed elezioni: “ritorno alle urne a marzo”.

4 Maggio 2018 | by Enzo Colarusso
Benevento| Mastella tra Santamaria ed elezioni: “ritorno alle urne a marzo”.
Politica
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Clemente Mastella è lontano geograficamente, rientrerà lunedi in città, ma è anche molto vicino. E da presso marca stretto le tensioni che si vivono all’interno della sua maggioranza. Tensioni che dice di non comprendere. La maggior parte dei nervosismi che si registrano debbono essere addebbitati al possibile rientro in pista di Gennaro Santamaria per via di un mezzo accordo tra Casini e Mastella che avrebbe proprio nell’ex leader dell’Udc il protagonista. Mastella nega che ci sia del vero nella indiscrezione lanciata per prima da Gazzetta di Benevento ma poi si lascia andare a mezze ammissioni. “Non si tratta di un fatto politico”, Santramaria entrerebbe nel suo staff pare al posto di Pironti, e di conseguenza il sindaco smorza le pulsioni delle forze politiche che vedono in Santamaria una presenza estranea. Quarantiello, che opure predica moderazione, sta col sindaco e lancia ammonimenti ai più esagitati che poi sono gli aggregati dell’ultima ora. Non è difficile individuare i Vizzi Sguera, Scarinzi e Feleppa i bersagli della sua reprimenda. Mastella propcede dritto per la sua strada. Santamaria, che voci di dentro assicurano non proprio estraneo all’elezione senatoriale di Sandra Lonardo, potrebbe davvero rientrare a Palazzo Mosti. Toccherà poi allo stesso Mastella smussare gli angoli e somministrare bastone e carota per evitare scivolamenti e slabbrature. E tuttavia il sindaco non si limita solo a Santamaria. Parla anche, per esempio, di sondaggi che lo vedrebbero ancora in luna di miele con l’elettorato beneventano. “Anche nei confronti del M5S, se si va al voto anticipato, vinco per distacco” e affronta temi più generali e di ampio respiro. “Il ritorno alle urne non è un fatto peregrino”, dice, e prevede che si torni a votare ad ottobre o più razionalmente a marzo. “Tutti i partiti hanno paura di misurarsi di nuovo, dice, e pronostica un aumento dell’astensione ma anche un brusco ridimensionamento del M5S”.

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